Pontedera, (Pisa), 20 giugno - La polizia e i vigili urbani di Pontedera (Pisa) hanno scoperto una casa d'appuntamento gestita da tre donne cinesi ora denunciate per favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione in concorso con la coppia, anch'essa cinese e tuttora irreperibile, affittuaria, con regolare contratto della durata di sei anni, dell'appartamento dove si svolgeva l'attivita' illecita.

 

L'abitazione era collocata in pieno centro e frequentata da numerosi clienti contattati attraverso inserzioni sui quotidiani locali e sui siti internet specializzati. L'indagine ha ricostruito che la famiglia cinese affittuaria dell'appartamento (padre, madre e figlio di sei anni) si era rivolta a un'agenzia immobiliare per la ricerca di un appartamento in citta'. Dopo aver accettato senza contrattare il canone mensile richiesto, hanno stipulato la locazione ed effettuato le volture delle utenze, senza pero' mai accedervi ma immettendo in quella casa due giovani cinesi e una piu' 'esperta' con il compito di avviare l'attivita' di prostituzione.

 

I clienti telefonavano al numero inserito nelle inserzioni e prendevano accordi sull'appuntamento, sul luogo e sull'orario. Alcuni di loro sono stati fermati e controllati dagli agenti ai quali hanno confermato l'attivita' illecita indicando anche il tariffario delle prestazioni: fino a 100 euro per rapporti completi, 30 per altri tipi, tutti comunque a prezzi trattabili. Dopo qualche mese, quando le giovani erano ormai diventate esperte, la 'maitresse' si era allontanata probabilmente per istruire altre ragazze in altre case d'appuntamento sparse per la Toscana. La polizia ha anche ottenuto una perquisizione domiciliare che, si legge in una nota del commissariato di polizia di Pontedera, ''ha consentito di recuperare materiale probatorio: strumenti di lavoro e diversi cellulari e schede

telefoniche utilizzati per contattare i clienti''.