Pontedera, 22 aprile 2014 - HA RISCHIATO di morire, dopo essersi sparato la mattina di Pasqua nella casa dei genitori, nella zona collinare di Santa Maria a Monte. L’uomo, un quarantotttenne con problemi legati all’abuso di alcol, è ospite di un centro di recupero e riabilitazione in una località delle colline pisane. Ed era tornato in famiglia per trascorrere le feste di Pasqua. Domenica mattina, poco prima delle 11, il quarantottenne ha preso il fucile del padre e l’ha rivolto contro se stesso sparandosi all’addome. A trovarlo, in un lago di sangue, sono stati i familiari accorsi dopo aver sentito lo sparo.

IMMEDIATA la richiesta di soccorso al 118 di Pontedera che ha inviato un’ambulanza e l’automedica. Dopo le prime cure e dopo aver stabilizzato il ferito, il medico del 118 ha allertato l’elisoccorso Pegaso che è atterrato su un terreno vicino alla casa dell’uomo. Con l’eliambulanza il quarantottenne è stato trasportato all’ospedale di Cisanello a Pisa e sottoposto a intervento chirurgico. Le sue condizioni sono gravi, ma non è in pericolo di vita. Lo sparo, infatti, avrebbe interessato un fianco e non la parte vitale dell’addome e altri organi interni. E’ evidente che c’è stata l’urgenza di soccorsi molto veloci, anche con il supporto dell’elicottero Pegaso per sveltire l’arrivo all’ospedale di Pisa, a causa della cospicua perdita di sangue dalle ferite al fianco causate dai pallini.

SUL POSTO sono intervenuti anche i carabinieri per i rilievi di legge. Rilievi che hanno escluso il coinvolgimento di altre persone nel tragico gesto compiuto dall’uomo che aveva intenti suicidi. Il fatto ha suscitato sconforto nella zona di Santa Maria a Monte anche perché avvenuto in un giorno di festa.