Pontedera, 17 aprile 2014 - LA FORMAZIONE degli artigiani delle scarpe parte da Pontedera, con l’istituto Modartech e l’Ipsia Pacinotti e approda in aziende del calibro di Gucci, Prada, Melluso, Cafè Noir, per citare i marchi più famosi, e in tante altre realtà imprenditoriali più piccole ma di grande spessore come San Giorgio, Latitude Femme, Maruska, Everyn, Olimpic, G.M., Joxit, S.L. Designer, Designer Leo Novi e Efem. Venti i posti disponibili per il corso gratuito rivolto a occupati del settore calzaturiero e disoccupati: 800 ore (di cui 240 di stage nelle aziende), da fine maggio a marzo 2015. Le lezioni avranno luogo nelle aule dell’Ipsia Pacinotti di Pontedera. L’organizzazione del corso, che si chiama Shoes in Italy, è curata da Modartech, Ipsia, Università di Pisa, designer Leo Novi di Bientina e calzaturificio Everyn di Capanne, Provincia di Pisa e Polo Tecnologico Conciario di Santa Croce.

«Il corso parte da un’attenta analisi dei fabbisogni — dice Alessandro Bertini, direttore di Modartech — Fabbisogni emersi dal confronto con le imprese. Garantirà anche crediti universitari. Le iscrizioni sono aperte fino al 15 maggio, le selezioni per l’ammissione sono in programma il 20 dello stesso mese, mentre il corso prenderà il via il 26 maggio». Il professor Luciano Bellini, vicepreside del Pacinotti, mette in risalto la sinergia che potrà e dovrà esserci con il settore meccanica dell’Ipsia, «per l’ideazione di fibbie, fustelle e altri oggetti metallici che vengono usati nel settore calzaturiero».

«Modartech è da sempre in stretta correlazione con il Comune — dice il sindaco Simone Millozzi — prima come partecipazione diretta, ora in partnership. Molti che escono dai corsi di Modartech trovano lavoro, a testimonianza che la formazione è indispensabile in tutti i settori. Bello anche il rapporto con la scuola e l’università per fare rete».

«Questo corso offrirà al settore calzaturiero nuove maestranze — dice l’assessore provinciale Graziano Turini — in grado di affrontare le sfide del futuro. La messa in rete di imprese e soggetti della formazione e dell’istruzione, così come la ricerca di sinergie è la forza e il futuro del settore moda nel suo complesso e unisce i territori in una logica di area vasta che va al di là dei confini comunali». Per info rivolgersi a Modartech (www.modartech.it).
Gabriele Nuti