Pontedera, 1 marzo 2014 - LA PROPRIETÀ della Sovrana Srl è ancora irreperibile. Nessuno, tra sindacati e amministrazione comunale, è riuscito a rintracciare il titolare, che è un inglese e pare ora viva in Francia, o un responsabile dell’azienda di Fornacette che commercializzava ausili per disabili, carrozzine, motocicli e altri aiuti per favorire la deambulazione.

LA SOVRANA, come è noto, ha chiuso i battenti giovedì mattina quando, alle 8 per l’inizio del turno, ventidue dipendenti (19 donne e 3 uomini) sono arrivati in piazza Dossetti nella zona industriale di Fornacette e hanno trovato tutto sprangato.
Dopo essersi rivolti a carabinieri, polizia e polizia municipale, i ventidue lavoratori e lavoratrici hanno richiesto il supporto del sindacato Cgil. E ieri mattina, alla sede della Camera del Lavoro di Pisa, le sindacaliste della Filcams Cgil, Ombretta Pieracci, Damiana Flamingo e Daniela Puccini, hanno incontrato due rappresentanti dei lavoratori.

«UN INCONTRO interlocutorio — ha spiegato poi Daniela Puccini — che è servito per rimettere in fila le varie questioni, per capire noi come si sono svolti i fatti e qualche particolare in più di questa dolorosa vicenda e far capire alle lavoratrici e ai lavoratori le varie procedure da seguire che sono diverse in base a quanto verrà deciso dal Tribunale. Se il giudice concederà il concordato dovremmo muoverci in un modo, altrimenti perseguire altre strade». La situazione è alquanto incerta perché non avendo ancora potuto parlare con la proprietà anche l’azione del sindacato è ancora in itinere. I ventidue dipendenti hanno inviato per fax e per mail la «messa a disposizione dell’azienda» in modo che un domani nessuno possa dire loro che non si sono presentate al lavoro. Il 4 marzo ci sarà un nuovo incontro, questa volta con tutti i ventidue lavoratori e lavoratrici che hanno perso il posto e in quella sede, sempre alla Cgil di Pisa, verranno prese decisioni sul da farsi in futuro.

SOLIDARIETÀ alle lavoratrici e ai lavoratori della Sovrana Srl è stata espressa dal Pd di Calcinaia e Fornacette. «La proprietà dell’azienda, da quel che si apprende — scrive il Pd con Giuliano Daini e Mario Zega — avrebbe repentinamente chiuso i battenti senza alcuna forma di preavviso ai dipendenti. Questa situazione di fatto non ha reso possibile l’apertura di una fase di confronto tra tutti i soggetti coinvolti, vale a dire proprietà, lavoratori, rappresentaze di categoria, istituzioni, affinchè si potessero percorrere possibili vie d’uscita. Vicende come queste sono emblematiche e confermano lo stato di profonda crisi che attraversa l’economia in generale, il tessuto produttivo e commerciale locale. Come Partito Democratico, anche sollecitando e appoggiando l’azione e l’intervento dell’amministrazione comunale, sosterremo l’iniziativa dei lavoratori e dei sindacati affinchè si possa riprendere e rilanciare l’attività e salvaguardare l’occupazione».