di BENEDETTA BITOZZI

Pontedera, 5 dicembre 2013 - QUANDO il rumore dei piedi che percorrono l’asfalto è ormai divenuto il “compagno” più caro, quando i chilometri percorsi sono tantissimi, è lì che si è giunti alla fine di un lungo cammino. E’ ormai concluso quello di Marco Andrea Becucci, 29enne di Usigliano, che in esclusiva al nostro giornale (ViviValdera del 30/11) aveva raccontato la sua bellissima storia. Lui, giovanissimo, e già una carriera di successo come farmacista a Londra, dove vive da 4 anni, nel settembre scorso ha deciso di mettere “in pausa” la sua vita nella frenetica metropoli inglese per intraprendere il cammino della via Francigena: percorsa nei secoli dai pellegrini di ogni parte d’Europa per giungere a Roma, la Francigena è più propriamente un fascio di vie che unisce i maggiori luoghi di spiritualità, e solo in Toscana attraversa più di dieci comuni. Marco era partito da Londra il 22 settembre scorso, con uno zaino sulle spalle ed una croce al collo, dopo la messa delle 19 alla St. Peter’s Italian Church di Londra, di cui fa parte anche del coro.

E SEMPRE di sera Marco è arrivato a Roma, martedì, alla fine del suo cammino, da un colle a nord della città, dove lo hanno accolto i suoi genitori e suo fratello Matteo, partiti per l’occasione da Usigliano. «Ho visto le luci di Roma ai miei piedi, e San Pietro in lontananza, è stato un momento bellissimo», ci racconta Marco emozionato, che ancora si trova nella capitale, dove ieri ha preso parte all’udienza generale di Papa Francesco, da cui ora spera di essere ricevuto personalmente, con l’aiuto anche del “Nunzio”, l’ambasciatore dello Stato Vaticano a Londra. Intanto però, in attesa di coronare questo sogno, a Marco resta tutto ciò che ha raccolto lungo il cammino, le persone incontrate, le storie. E quei due cani randagi, che martedì, alla volta di Roma lo hanno seguito tutto il giorno come fosse il loro padrone. E per lui, che segue lo stile francescano, non poteva esserci conclusione migliore.