Pontedera, 3 ottobre 2013 - Slitterà probabilmente al 18 ottobre l’incontro, inizialmente annunciato per lunedì prossimo, con il presidente Roberto Colaninno che dovrebbe incontrare i sindacati, nazionali e locali, compresi quelli di Guzzi e Aprilia, per fare il punto sulla situazione e piani del gruppo Piaggio. Intanto è stato reso noto ieri il programma di lavoro, e inevitabilmente di fermate produttive, previste per il mese di ottobre. Il primo del trimestre autunnale, e da sempre il più difficile sotto il profilo della produzione e ancor più di fronte alla crisi che perdura, e sotto certi aspetti si aggrava, anche nel settore delle due ruote in Italia ed Europa. Per quanto riguarda veicoli commerciali, Ape e Porter, dove operano 150 lavoratori ormai da tempo in regime di solidarietà al 50%, si prevede il fermo totale per 11 giorni su 22 lavorativi.

In particolare, la chiusura sarà completa nella prossima settimana, quella di San Faustino, patrono di Pontedera, dove negli anni migliori si discuteva anche se lavorare o no, con l’azienda a spingere per il sì. Anche per quanto ruguarda lo stabilimento motori - le officine meccaniche - con 500 lavoratori circa, ci sarà il fermo totale nella settimana di San Faustino, mentre uno stop parziale, con 250 interessati, è previsto dal 14 al 18 ottobre. Fermata collettiva parziale (e riguardante un numero complessivo di 350 persone) anche dal 21 al 25, con un’altra totale da 28 a 31.

Gli 800 lavoratori dello stabilimento Due ruote - i montaggi - lavoreranno invece con maggiore continuità, restando fermi soltanto per il ponte di San Faustino (11 ottobre), mentre nei giorni precedenti (dal 7 al 9) lavoreranno solo le linee del Mp3, X Evo, Beverly, Vespa GTS e Vespa 946. L’attesa per l’incontro della settimana successiva a quella di San Faustino, col presidente Colaninno è, come spesso accade, molto sentita. Lo stabilimento avrà pochi operai perchè inizia la settimana del grande fermo, mentre qualche critica viene al fatto che si parlerà della strategia dell’intero gruppo e non slo di Pontedera.


m.m.