Pontedera, 30 novembre 2012 - IN TANTI lo vorrebbero, in Toscana e ben oltre. Ma vincendo copiose concorrenze, Pontedera lo avrà domani, sabato, ultimo giorno di campagna per il ballottaggio, quattordici ore prima dell’apertura dei seggi, nella sua storica piazza Cavour. Il che significa sotto le finestre del Comune e su un palco che ha già ospitato i tanti leader venuti a Pontedera, città di illustri personaggi politici. Palco dove alle 18 salirà Matteo Renzi, il sindaco di Firenze, lo sfidante, il rottamatore, la novità. E’ un gran colpo, diciamocela tutta. Merito delle assidue richieste e insistenze dei portacolori cittadini del comitato renziano, i politici già in servizio Massimiliano Sonetti, vicesindaco, e Marco Papiani, assessore, e le due ragazze debuttanti, Angela Pirri e Selene Caselli. Ma soprattutto merito, diciamocela ancor più tutta, del significato simbolico assunto dalla vittoria di Renzi a Pontedera.
 

LA CITTÀ di Enrico Rossi (che dopo il mandato di sindaco e prima dell’elezione alla Regione fu collaboratore dell’allora ministro Bersani) dove Matteo ha quasi ribaltato a suo favore lo svantaggio nazionale. Lasciando il segretario Pd indietro di oltre 8 punti. Che se non rappresentano il record toscano, tuttavia sono tanti. Come tutti dicono. Rossi, comè noto, ha reagito con la famosa frase (autoironica?) «ma io ho vinto a Calcinaia». Frase che non la dice tutta perché a Calcinaia-Calcinaia ha vinto Renzi, mentre Bersani ha avuto la meglio a Fornacette, frazione più grande del capoluogo e soprattutto più rossa da sempre. Mentre è scontato che Pontedera conta di più, come forza anagrafica, geopolitica e rappresentativa, tanto che la notizia del risultato pontederese ha aperto addirittura notiziari e dibattiti televisivi nazionali. Per non parlare del risalto in Toscana, dove si sono scatenati anche i social network, sui quali è apparsio anche la frecciata «eravamno quattro amici al bar, ma la sbornia l’hanno presa gli altri» (in relazione ai sogghigni avversari sull’apertivo con cui i renziani avevano chiuso la campagna per il primo turno).

Ieri Massimiliano Sonetti era impegnatissimo a preparare l’accoglienza e la manifestazione. «Mancano ancora diversi particolari — dice — ma pensiamo a un intervento dal palco perchè ci sembra la situazione migliore per un incontro all’aperto». Renzi toccherà altre tappe pisane? «Credo di no — risponde il vicesindaco — perchè ho avuto notizia che poi ripartirà per Firenze, dove ci sarà l’ultimo incontro con la sua città». Insomma, un grande onore questa chiusura a Pontedera. «Sì, Matteo ci ha fatto questo onore, anche se, credo, ce lo siamo un po’ meritato col risultato di domenica scorsa». Salvo tempaccio, alle 18 di sabato non mancherà certo il pubblico in centro città, sul Corso e nelle due sue due piazze. tradizionalmente così piene di gente che hanno successo anche spettacolini di ragazzi. Anche Matteo è giovane, questo sì, Ma ormai è soprattotto il Matteo Renzi che sfida (e a Pontedera ha già inaspettamente vinto la prima tappa) il Pd di Bersani.

M.M.