Pontedera, 15 settembre 2012  - E’ UFFICIALMENTE partita ieri la richiesta di concordato preventivo per la Cdc in crisi. Un concordato di nuova formula che per un massimo di 120 giorni pone a riparo l’azienda anche da richieste coatte di pagamento a creditori e lascia la gestione ordinaria nella mani del management della Computer Discount.

IL TUTTO finalizzato al risanamento, che si punta a ottenere con due strategie principali: l’ingresso di nuovi soci-compratori e l’assottigliamento dell’azienda con la diminuzione degli occupati, tanto che continuano anche le dimissioni concordate. Nell’incontro di ieri con i sindacati, l’ad Enrico dell’Artino ha anche detto che la quota di dipendenti “ideale” è, a questo punto, di 99.

Alla domanda se qualche compratore-finanziatore sia quantomeno all’orizzonte, dell’Artino ha invece “risposto” trincerandosi dietro un totale riserbo e ripetendo quanto già aveva dichiarato a La Nazione, e cioè che la società di advisor cui Cdc si è affidata “conosce molto bene la situazione e le possibilità di questo settore”. Uno dei risvolti di questa vicenda è anche la presenza di crediti giudicati più alti dei debiti (che superano i 35 milioni) per cui dell’Artino ha anche annunciato un’operazione tesa a riscuotere al più presto le merce venduta, con altri dipendenti incaricati proprio di questa operazione. L’incontro col sindacato ha avuto anche momenti di tensione, con critiche al presidente Diomelli e alla gestione, ma alla fine è stato concordato un prossimo appuntamento perché il sindacato vuol continuare a seguire passo passo questa vicenda. Sulla quale interviene nuovamente anche il sindaco Simone Millozzi, che pur non esprimendo giudizi sulla nuova strategia del concordato preventivo annuncia che sta lavorando per un prossimo incontro fra azienda e Regione.

«LA CDC ha rappresentato e rappresenta una esperienza importante per il nostro territorio e per la Toscana tutta, per cui è opportuno che vengano formulate tutte le possibili soluzioni per salvare il presidio produttivo e i posti di lavoro». «Comune e il sindaco — dice una nota di Palazzo Stefanelli — seguono costantemente l’evolversi della situazione e nei prossimi giorni ci faremo portavoce di una richiesta di incontro tra l’azienda e le autorità regionali a Firenze, per fare il punto della situazione e sollecitare un impegno formale».
Mario Mannucci