Pontedera, 10 agosto 2012 - L'INTERVENTO di Paolo Marconcini sulla polemica scoppiata in questi giorni sul parco eolico di Pontedera.

"Rispondo al consigliere Puccinelli, capogruppo della lista civica indipendente, per quanto riguarda i rilievi personali e le sue insinuazioni alimentate a mezzo stampa relative alla polemica sul parco eolico di Pontedera. Sulle questioni che riguardano il Comune competeva e compete agli attuali amministratori rispondere. Ricorderò solo per sommi capi che si parla di un progetto realizzato nel 2004/5 quando non c'erano altre offerte di installazioni di pale eoliche come quella che noi ricevemmo. Le offerte tecniche ed economiche passarono al vaglio dei dirigenti e dei funzionari di massimo livello del Comune. Dirigenti di grande competenza e dirittura morale, che hanno lasciato il Comune per motivi di anzianità o, purtroppo, prematuramente scomparsi. Il Comune di Pontedera, che si adoprò per far realizzare 4 aereogeneratori su suolo pubblico ricavato dalle lottizzazioni della zona industriale, ottenne, se non ricordo male, 8 mila circa a pala all'anno per l'occupazione del suolo, 8/9 mila euro circa annui a pala per ICI, una royalty annuale del 2% sulla vendita di energia elettrica e, mi pare, ma non ricordo bene, anche un'una tantum di 10 mila a pala.
Dunque il Comune percepisce ogni anno all'incirca 70 mila euro, oltre la cifra variabile derivante dal 2% dell'energia venduta, che dipende dalla ventosità, da noi, purtroppo, medio/bassa. Electrawinds mise in atto un investimento di circa 15 milioni di euro e ottenne un contributo europeo di circa 1.500.000 euro. Ricordo che l'azienda belga ci propose anche una partecipazione azionaria nella società che avrebbe voluto dire anche compartecipare pro quota alle spese. Il Comune, sentiti anche i dirigenti, decise di non investire e di non rischiare. Ci sembrò al di sopra delle nostre possibilità. Ed è difficile e persino discutibile pensare di ricavare tanto se non si investe nulla".
 

"Noi infatti scommettemmo sopratutto su una scelta etica e ambientalista: consentire la produzione sul nostro territorio di energia rinnovabile. Con quell'impianto, che molti invidiano a Pontedera, evidentemente non Puccinelli né la sua esigua lista civica, si produce energia bastante al nucleo urbano di Pontedera, senza ricorrere all'uso tradizionale dei combustibili fossili e contribuendo a limitare le emissione di Co2 in atmosfera. Niente ha influenzato, né doveva o poteva, le scelte pubbliche. Un anno dopo la fine del mio mandato da parte di Electrawinds mi è stato chiesto di di aiutare il gruppo dirigente locale e così ho ritenuto di fare perché mi appassionava il campo della produzione di energia rinnovabile e mi piaceva che si potesse affermare un gruppo dirigente locale presso i nostri centri di trasferimento tecnologico. E semmai mi addolora sentire che sarà sempre più difficile che tutto ciò si realizzi per molte ragioni, non ultimo per il fatto che il nostro Paese sia passato da una legislazione eccessivamente incentivante in materia di rinnovabili a normative, secondo me, eccessivamente negative".
 

"Tuttavia faccio presente che da oltre tre anni non sono più Sindaco e a questo punto mi domando con che diritto il Puccinelli mi chiede a mezzo stampa ragioni che rientrano nella mia legittima vita e attività privata. Ho infatti risposto solamente perché sono un esponente politico e per fugare ogni possibile dubbio o imbarazzo di sorta, ma non avendo cariche pubbliche elettive dirette oggi sono un privato cittadino. Se a Puccinelli tanto interessa sono anche, per conto di Geofor, toh, nel consiglio di amministrazione di Revet, l'azienda che ricicla i rifiuti a Pontedera e me ne onoro. Percepisco per questi incarichi modesti gettoni su cui pago le tasse. A che titolo sono in questi consigli? Forse per qualche merito, forse perché, non campando di rendita, mi impegno e lavoro come ho sempre fatto".