Pontedera, 20 aprile 2012 - Più che i nonni “badava” oro e gioielli che trovava nelle loro case e che poi rubava e rivendeva nei negozi “Compro oro”. L’ultimo colpo è stato un orologio Bulgari da diverse migliaia di euro.
Ma la denuncia della proprietaria ha scoperchiato il pentolone dell’attività illecita della badante, una bulgara di 45 anni, residente a Pontedera che è stata denunciata dalla Polizia per ricettazione e furto continuato. A gennaio la pontederese aveva denunciato il furto di oro e preziosi e del costosissimo orologio, spariti dalla propria abitazione. Le indagini dei poliziotti del Commissariato di Pubblica Sicurezza hanno portato a cercare i monili nei “Compro oro” cittadini.

In uno di questi ne sono stati ritrovati alcuni, compreso il Bulgari d’oro. Come avviene in questi casi chi va a vendere l’oro viene registrato, con regolare fattura. Per i poliziotti, quindi, è stato facile risalire alla straniera, così come collegare il furto alla bulgara che per un certo periodo aveva accudito l’anziana mamma della donna derubata. I poliziotti, quindi, hanno chiesto a tutti i “Compro oro” della zona se erano stati contattati e avevano acquistato oro dalla bulgara. Ed è risultato che negli ultimi anni la 45enne aveva venduto numerosi monili di vario genere, per un valore di diverse migliaia di euro. In casa della badante straniera i poliziotti del Commissariato diretto dal dottor Luigi Fezza, su mandato della Procura della Repubblica, hanno effettuato una perquisizione trovando altri preziosi. Insomma, dove doveva badare a un anziano la bulgara rubava oro.

Al Commissariato sono state convocate le famiglie - cinque quelle individuate per ora - dove la donna aveva prestato la propria attività lavorativa e tutte le persone che erano venute in contatto con la donna. Qualcuno ha scoperto dalla Polizia di aver subito furti. La badante era brava a conquistarsi fiducia della famiglie dove lavorava e a sottrarre oggetti di valore conservati per ricordo di persone scomparse e, quindi, di poco utilizzo. Alcuni oggetti sono stati riconsegnati, per altri non è stato possibile perché fusi per produrre altro oro.

GABRIELE NUTI