Pontedera, 14 dicembre 2010 - Lui spende 1500 euro al mese con la pay tv per comprare film porno. Lei chiede il divorzio e porta le bollette all’avvocato insieme a tanti altri motivi per farsi ragione davanti al giudice. Succede nel Comprensorio del Cuoio. In un paese di questo distretto industriale di oltre sessantamila abitanti. Protagonisti una coppia di sposi che 'scoppia' molto presto, a qualche anno dal matrimonio, visto che l’intesa frana anche sul vizietto della pornografia. Tempi questi in cui l’accesso al materiale pornografico corre velocissimo sul grande mondo della rete internet, tra siti, chat, videochat. Ma arriva veloce anche sui grandissimi schermi al plasma oggi presenti in quasi tutte le case grazie alla tv a pagamento conquistabile con un colpo di telecomando.

 

'Colpi' che alla fine del mese - con l’estratto che arriva dal gestore - costano e non poco. E così tanto attirato dai titoli accattivanti, il maritino inizia a collezionare - stando alle notizie in nostro possesso - una serie di bollette sulle quali cadono gli occhi della moglie. Occhi prima interessati, ma poi presto indagatori, sui dettagli dell’estratto conto televisivo, qualche telefonata di verifica, un consulto e tutto diventa tragicamente chiaro: quello che un giorno era solo il principe azzurro oggi è diventato un “pornomane” che non bada a spese. Una, due, tre, salassi e scoppia la litigata furibonda che velocemente porta alla separazione. Una scelta nella quale le bollette da migliaia di euro - cifre importanti in tempi di crisi, visto che secondo indiscrezioni si tratta di due giovani impiegati - non sono l’unico motivo ma di certo una concausa rilevante.

 

Davanti al giudice quindi sembra che arriveranno anche i resoconti della “notti focose” passate davanti alla televisione. Una storia — c’è massimo riserbo, ovviamente, sulla coppia — figlia di questo tempo in cui la tecnologia si presta facilmente a mettersi a servizio dei vizietti. Una storia che, comunque, corre tra la gente, tra le pieghe di una curiosità morbosa che generalmente circonda tutte le vicende di sesso e tradimenti. Come quella l’estate scorsa dell’amante fuggito nudo in strada (sempre in un paese del Comprensorio del Cuoio, ndr) scavalcando una finestra per l’arrivo improvviso del compagno. O come quella — ancora precedente — di un donna della zona sorpresa dal marito in macchina con l’amante che dall’emozione e dalla paura d’essere stata scoperta mette il piede sull’accelleratore e arrota il coniuge causandogli qualche lesione.