Una casa di paglia, a Chianni il primo eco-edificio

Chianni, il primo eco-edificio della zona: "Il futuro è nel passato"

Una dimostrazione pratica della costruzione con la paglia

Una dimostrazione pratica della costruzione con la paglia

Chianni (Pisa), 1 dicembre 2015 - Metti una casa in paglia di cento metri quadrati a Rivalto. E’ il progetto che prenderà il via a partire dalla prossima primavera grazie all’impegno di Gianna Nencioli, presidentessa dell’associazione 1virgola618 e di Erica Boschetti, dell’azienda agricola Amaltea, che ha deciso di scommettere su questa ‘nuova’ tecnologia. Un progetto spiegato nei dettagli qualche giorno fa da Stefano Soldati al centro Poliedro.

"Questi progetti – spiega Nencioli – sono un’innovazione sia nella zona che nel paese".

Per fortuna, l’ingegnere incaricato per il progetto dell’azienda di Rivalto, si è interessato e formato in materia, così da ottenere il lasciapassare del comune. Al seminario ha partecipato anche Rita Vivaldi, ingegnere della zona che, insieme al suo collega Renato Terziani, sta cercando di far entrare queste idee nella cultura odierna. "C’è bisogno di ridurre l’impatto ambientale al minimo – afferma l’ingegnere con decisione – e, sfruttando le risorse della natura, questo è possibile; è una tecnica di costruzione che apporta dei vantaggi anche di tipo sociale: la donna può lavorare nel cantiere, data la maneggevolezza dei materiali".

2Potrebbe essere il primo passo per una rinascita del lavoro: i costi sono bassi e questa sarà un’agevolazione per l’intera comunità". I vantaggi di questo sistema di lavorazione sono molteplici; prima di tutto si annulla il problema dell’inquinamento, si riducono i tempi, si eliminano gli sprechi perché è previsto l’utilizzo di materiali eco-compatibili. Inoltre, queste abitazioni, sono più resistenti alle calamità quali incendi e terremoti, sono più salubri per la persona e riducono il problema dell’umidità. Infine è un’innovazione che permette, allo stesso tempo, il recupero della tradizione; materiali quali terra cruda, calce e paglia come isolante, erano utilizzati anche in passato e offrono all’uomo delle case in contatto costante con l’esterno, grazie allo scambio continuo di energia.

Qui i ruoli quasi si invertono perchè è il privato cittadino, interessato alla tecnica in questione, che chiede all’impresa edile di seguire determinate direttive, per realizzare questo tipo di progetto:il vantaggio maggiore è proprio quello di riuscire a costruire, anche parte dell’abitazione, in maniera autonoma; Le case di paglia, in Italia, attualmente sono 200 ed il sogno in Valdera è ormai quasi pronto: l’azienda agricola Amaltea di Erica Boschetti è la speranza per l’innovazione.

Simona Salzano de Luna