Calzaturifici al rush finale per prepararsi al Micam

Ritmi serrati per arrivare pronti alla grande passerella

Buttero

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Pontedera, 16 agosto 2014 - LA SCARPA corre verso il dopo ferie. Quest’anno i calzaturifici lavoreranno anche nell’ultima settimana di agosto, perché se vogliono sfidare la ripresa e battere il tempo della moda, domenica 31 dovranno essere pronti a mostrare le loro creazioni al Micam di Milano che da quest’anno anticipa tutte le tendenze. La decisione di iniziare addirittura alla fine di agosto nasce con l’obiettivo di incontrare le esigenze di mercato e le tempistiche di business espresse dalle aziende e dai buyer, valorizzando la manifestazione all’interno del calendario fieristico internazionale. 

DUPLICE lo scopo: dare ai buyer la possibilità di pianificare meglio e con anticipo gli acquisti; dare agli espositori l’opportunità di organizzare con più tempo la produzione. Due strade importanti per la ripresa, visto che il mercato interno langue ancora, e che la crisi ha continuato a causare chiusure (tre nella zona del cuoio dall’inizio dell’anno) e posti di lavoro. Al Micam saranno una quarantina le aziende della provincia di Pisa. Micam è un passaggio obbligato per il mercato della scarpa di moda e di qualità perché è la vetrina più completa e ricca di contenuti di qualità, design e innovazione, una piattaforma unica che sa fondere con successo business, glamour e comunicazione. La fiera ospita circa 1.600 aziende da tutto il mondo, di cui 1000 italiane e 600 straniere che rappresentano oltre 30 nazioni diverse. 

UN APPUNTAMENTO cruciale per moda calzaturiera italiana ed internazionale specie in questo momento che non si registra nessun segno di ripresa davvero concreto per il settore delle calzature in Italia, Paese che rappresenta il terzo mercato di sbocco più importante in volume per i calzaturifici italiani, dopo Francia e Germania, con circa 30 milioni di paia. Seguendo la scia del calo dei consumi gli acquisti di calzature sono scesi nei primi 4 mesi 2014 nel mercato domestico del 2,8% in quantità e del 5,4% in spesa, con prezzi medi in ribasso del 2,6%, indica l’associazione dei produttori di calzature. Ad accentuare questa situazione negativa l’aumento delle svendite e promozioni, che già nel 2013 avevano rappresentato oltre la metà delle vendite totali annue in volume e in valore. 

DAL MICAM, rinnovato nella formula oltre che nelle date, riparte la sfida. Stavolta anche l’area russa — che ha un peso notevole — sarà presente, a fronte dell’ultima edizione che subì gli effetti anche della crisi ucraina.