Minacce al giovane gay, monito di Rossi ai bulli

Dopo i fatti di Pisa e Montopoli il presidente della Regione Toscana: "Non resterete impuniti"

Enrico Rossi

Enrico Rossi

Montopoli, 15 gennaio 2016 - Il coraggio del ragazzo gay di San Romano che pubblicamente ha raccontato la sua storia di offese e minacce da parte di un gruppo di bulli ha susciatto tanta indignazione. Dopo i sindaci del Comprensorio del Cuoio ha preso la parola il presidente della Regione, Enrico Rossi ,che ha scritto oggi lettere di solidarieta’ ai due giovani gay che sono stati recentemente oggetto di aggressioni omofobe. Uno è il ragazzo di a San Romano, mentre l'altro èa ncora più piccolo - 16enne - e frequenta un liceo di Pisa. Il presidente ha espresso la vicinanza sua e della Toscana alle giovani vittime e ha stigmatizzato come "ignobili le offese ricevute" e come "fatti gravissimi" quanto accaduto, ribadendo che simili episodi sono "Una vergogna per la Toscana, da sempre terra di diritti". Agli aggressori Rossi invia un monito: "Non rimarrete impuniti". E aggiunge: "E’ ora di reagire tutti insieme, combattere l’omofobia, isolare i violenti, stigmatizzare e punire chi non rispetta le persone e il loro orientamento sessuale. Da molti anni- conclude Rossi- siamo impegnati contro l’omofobia e contro ogni altra forma di discriminazione. Ma quanto accaduto ci fa riflettere e ci impegna ancor di più nel promuovere una cultura fondata sul rispetto della dignità delle persone". Ai due ragazzi Rossi rivolge infine un’esortazione: "Sii sempre te stesso". Tanta la solidarietà nei confronti del ragazzo 18enne del Valdarno che, per ora,  non si è rivolto alle forze dell'ordine. Ma questo non vuol dire che la storia finisce qui e che non possa scattare anche in seguito un'azione giudiziaria.