Disperati o avvocati: la strana “banda” di ladri

Gli incredibili episodi di taccheggio in uno dei supermercati della città

Pontedera, 6 marzo 2015 - UN LUNGO filo nero con tanto di presa sul pavimento. La cassiera del Panorama di Pontedera si stropiccia gli occhi, credendo di avere un abbaglio. Dopo qualche momento di esitazione, si avvicina a quello “strano’’ essere umano per scoprire che quella visione non è l’effetto della stanchezza. Dai pantaloni del giovane, di origine magrebina, spunta veramente un filo della corrente. Nessuna malformazione genetica: quel filo è di un trapano.

UN TRAPANO che l’intraprendente ladro ha pensato bene di nascondersi addosso, esattamente all’altezza dell’inguine. Da qui la corsa contro il tempo per fermare il ragazzo prima che oltrepassi l’uscita senza acquisti. La dipendente scatta come un felino verso di lui, dicendogli di aver capito il trucchetto e di buttare immediatamente a terra la refurtiva. Lui smentisce, scuote la testa. «Tu sogni. Che cosa vuoi da me? Non potete toccarmi. Io non ho fatto niente», spiega in un italiano stentato. Una difesa spudorata che cade però nel momento esatto in cui la donna gli indica con la strana coda che lo segue passo dopo passo. Lui la guarda un secondo dritto in faccia, sa di non poter negare l’evidenza e se la dà a gambe levate. La signora dall’occhio di falco non demorde. Inizia a corrergli dietro, inseguendolo lungo la galleria del centro commerciale sotto lo sguardo sbalordito dei tanti presenti nell’ora di chiusura. «Fermati subito, mascalzone! Devi fermarti e ridarci quello che hai rubato. Aiutatemi!», urla. I vigilantes le vanno incontro. Invano. Il giovane riesce a scappare e una volta varcato il confine tra i due mondi, quello del centro commerciale, e quello dell’amministrazione comunale, il gioco è fatto. Le forze dell’ordine, chiamate a risolvere la questione, non riescono ad acciuffarlo. «Non c’è più speranza – il commento amaro dei protagonisti di questo buffo blitz –. Il parcheggio non è di proprietà del Panorama, quindi il sistema di sicurezza interno non può funzionare lì fuori».

IL PARCHEGGIO, infatti, si trasforma spesso in un piccolo Far west dove “vivono’’ personaggi alquanto singolari. Come quel senegalese che lo ha scelto quale luogo d’affari, allestendovi un vero e proprio mercatino dei saldi... con la merce rubata dallo stesso Panorama. Gli spicchi di Parmigiano sembrano essere tra le delizie più gettonate: lui le sottrae dal bancone per andarle a svendere all’esterno, sottolineando ai “suoi’’ clienti quanto sia più conveniente comprare da lui. Ma c’è anche chi fa da sé. I racconti migliori arrivano dagli addetti ai reparti gastronomici che si imbattono quasi quotidianamente in confezioni di prosciutto aperte e mezze divorate e in tranci di formaggio presi a morsi. «Non si tratta sempre dei soliti noti, degli extracomunitari, dei poveri o dei ragazzini che vogliono fare una bravata – dicono gli addetti ai lavori –. Piccoli o grandi furti vengono messi a punto anche da persone insospettabili, professionisti e avvocati».