La badante trova il bancomat e svuota il conto all’anziano

Volterra, prelievi per 9mila euro: "Era l’anticipo del mio stipendio"

I carabinieri di Volterra hanno ricostruito i fatti e denunciato la badante

I carabinieri di Volterra hanno ricostruito i fatti e denunciato la badante

Volterra (Pisa), 25 giugno 2016 - Accudiva il "nonnino" con particolare cura e attenzione. In maniera premurosa e affettuosa. Peccato, però, che le sue attenzioni siano risultate decisamente più concentrate sul conto corrente dell’anziano, che sulla salute del suo assistito. Perché alla fine all’uomo che le stava dando lavoro da due mesi, la donna ha sottratto novemila euro con i prelievi bancomat. I fatti, accertati da un’indagine condotta dai carabinieri, sono avvenuti a Volterra, dove l’anziano vive in un appartamento del centro storico. Insomma, la badante ripuliva casa e conto corrente.

Un copione purtroppo già visto: una persona anziana, una donna che si offre di aiutarlo e la fiducia ripagata con un bell’ammanco nel conto. Lei, la badante denunciata, è una 46enne di origini romene (A.G. le sue iniziali), assunta per accudire il 94enne volterrano giusto un paio di mesi fa. Tutto pareva filare liscio. Fino a quando l’arzillo nonnino controlla l’estratto conto: roba da fermargli il cuore all’istante. Novemila euro tondi tondi spariti dai suoi risparmi. I sospetti non cadono immediatamente sulla badante, tanto che l’anziano si presenta, provvidenzialmente, al comando dei carabinieri del colle per presentare denuncia e capire davvero cosa fosse successo. E meno male, altrimenti chissà quanti soldi sarebbero potuti ancora sparire dal suo conto corrente. Partono così gli accertamenti.

Il 94enne riferisce agli uomini dell’arma di tenere nascosto (si fa per dire), il bancomat dentro a un cassetto. Peccato, però, che insieme alla carta fosse appuntato, in un foglio, anche il codice segreto di accesso. Un errore, una leggerezza, in cui cadono soprattutto gli anziani, che spesso arrivano a fidarsi ciecamente di chi si mettono in casa. A questo punto, il cerchio ha iniziato veramente a stringersi: i carabinieri hanno passato al setaccio i filmati delle telecamere di sorveglianza di tutti gli sportelli bancari del cuore storico cittadino. E, fotogramma dopo fotogramma, ecco comparire sempre lei, la badante-sanguisuga.

E i sospetti iniziano a farsi certezze. I militari convocano in caserma la badante. La donna non nega di aver prelevato i soldi con il bancomat dell’anziano assistito, ma si giustifica dicendo che si era trattato di prelievi di denaro per avere semplici acconti sullo stipendio. Come se una badante guadagnasse 4.500 euro al mese, visto che in soli 60 giorni si è impossessata di ben nove mila euro. Non due spiccioli, ecco. Le scuse accampate non hanno retto. Né tantomeno convinto i carabinieri. Da qui, l’epilogo della storia: la badante romena si è beccata una denuncia per furto aggravato continuato.