A scuola di canto da Bocelli: l'accademia per giovani talenti

Un campus per artisti da tutte le nazioni

Il tenore Andrea Bocelli

Il tenore Andrea Bocelli

Lajatico, 29 agosto 2015 - I migliori talenti, aspiranti scenografi, grandi voci o bravi musicisti in erba, avranno dal prossimo anno una possibilità in più per affermarsi nel mondo dello spettacolo. Potranno provare a passare da Lajatico. Anzi, segnatamente a La Sterza dove nascerà un centro internazionale per giovani artisti. Il nome provvisorio già riassume perfettamente in due parole il valore e la portata dell’iniziativa: «Campus Bocelli». Il sindaco della Terra del Silenzio, Alessio Barbafieri è abbottonato e lascia uscire solo poche indiscrezioni sull’operazione che comunque è stata anticipata in un convegno dei primi di agosto, quando è nata l’alleanza culturale tra Lajatico e Chianni: «Per noi questo “campus“ è già qualcosa più di un’idea – spiega Barbafieri –. Stiamo procedendo per step, puntiamo come già abbiamo detto al coinvolgimento della Regione Toscana e ad accedere a finanziamenti europei, ma ci stiamo muovendo per realizzarlo». Barbafieri l’ammette e annuncia che l’operazione si farà: «I tempi? Vogliamo inaugurarlo nel 2016, nei giorni della prossima edizione del Teatro del Silenzio». 

In questi giorni sono in corso i sopralluoghi sulle strutture che potrebbero diventare questa scuole europea per l’arte del canto, della scenografia e della musica. Ci sono due capannoni su cui l’amministrazione ha messo gli occhi. Ma il percorso è in divenire. Il gruppo di lavoro che si occupa del progetto del futuro campus è ampio e va dal Comune allo stesso Bocelli al «mondo» del Teatro del Silenzio che ha acceso i riflettori del pianeta sulla Valdera, grazie alle migliaia di presenze ogni anno allo show del tenore e dei suoi illustri colleghi. Quest’anno – ricordiamolo – le due date sono state un sold out da oltre 20mila presenze, con arrivi dall’Africa ai Caraibi, passando per gli Stai Uniti, la Russia, la Cina. Come funzionerà il campus? «Metterà a disposizione dei giovani i migliori insegnanti», dice Barbafieri che pensa ad alcune professionalità del territorio, ma anche e soprattutto ad artisti internazionali che lo stesso Bocelli – che crede molto in quest’operazione – riuscita a portare nel suo campus. E che lo vorrà come una sorta di preside: ma anche su questo c’è massimo riserbo. «Non posso aggiungere altro – conclude Barbafieri –. Sicuramente Bocelli avrà un contatto con gli studenti, penso ad una lectio magistralis per ogni corso. Ma al momento questi aspetti sono solo mie riflessioni». 

Funzionerà come un master per alcune decine di allievi, con la durata di sette-otto mesi di lezioni. Ma quest’esperienza potrebbe intercettare anche i progetti Erasmus universitari e collocarsi così come un’alta specializzazione. Un’opportunità per tanti giovani ed un altro motore per Lajatico, culla della cultura della Valdera che con il Teatro del Silenzio – brillante intuizione dell’archetto Alberto Bartalini – ha conquistano un posto di privilegio nel cartellone culturale estivo dell’Italia e non solo.