LA STORIA / Turista ruba un frammento di Pompei. Si pente, dopo 50 anni lo restituisce

Si è aperta così, all'insegna di una storia di trafugamento a lieto fine, la XVII edizione della Borsa Mediterranea del Turismo Arceheologico, in programma fino a domenica nell'area archeologica di Paestum

Il reperto romano tornato a Pompei

Il reperto romano tornato a Pompei

Paestum (Salerno), 30 ottobre 2014 - Ci ha messo cinquant'anni a pentirsi, ma alla fine ha capito che quel frammento di Pompei era meglio che tornasse a casa sua. Si tratta di una piccola maschera in terracotta, probabilmente un elemento del decoro esterno di un teatro romano, rubato dall'area archeologica da una turista italo-canadese nel 1964, quando la donna era in Italia per il viaggio di nozze. E anche se era passato tanto tempo ha ritenuto di dover rimediare a quel furto.

E' iniziata così, all'insegna di una storia di trafugamento a lieto fine, la XVII edizione della Borsa Mediterranea del Turismo Arceheologico, aperta oggi e in programma fino a domenica 2 novembre nell'area archeologica di Paestum in provincia di Salerno. Il capitano Carmine Elefante, Comandante del Nucleo Carabinieri per la tutela del patrimonio culturale di Napoli, ha aperto i lavori nel Museo Archeologico, proprio di fronte ai due straordinari templi greci dedicati a Cerere e Nettuno, raccontando che a Pompei era appena avvenuta questa eccezionale riconsegna: “Questa mattina è stata riconsegnata a Pompei un’antefissa in terracotta di fine I Sec. D.C., prelevata nel lontano 1964 da una donna italo-canadese - ha spiegato il capitano Elefante -. Un gesto frutto della crescente sensibilità nel mondo rispetto ad un sito di cui si è parlato molto negli ultimi tempi e che ormai non è più percepito come patrimonio solo italiano, ma di tutto il mondo”. 

Nel corso del convegno su “Il traffico illegale dei Beni Culturali” a cura del MiBACT, il capitano ha raccontato in anteprima l’episodio: “La donna, una scrittrice che vive tra Canada e Pechino, all’epoca si trovava in Italia in viaggio di nozze; nel corso della sua visita agli Scavi di Pompei notò in terra, nei pressi del teatro, la mascherina ornamentale, la raccolse e decise di tenerla per sé come souvenir. Tornata a Montreal, per anni l’ha conservata gelosamente in casa fino a quando, un mese fa, pentita del suo gesto ha deciso di restituirla: ha contattato via mail la Soprintendenza Speciale per i Beni archeologici di Pompei, Ercolano e Stabia, segnalando il possesso del bene e l’intenzione di riportarlo in Italia. La Soprintendenza ha allertato immediatamente il nostro Nucleo T.P.C., fornendo contestualmente i primi riscontri positivi circa l’effettiva appartenenza del reperto al sito archeologico”. L’oggetto era fra quelli censiti, per cui è stato immediatamente riconosciuto come ornamento della copertura del Quadriportico dei Teatri ed è ritornato a casa consegnato personalmente dalla signora. Il reperto, che si presenta ben conservato, è stato quindi restituito alla Soprintendenza di Pompei che provvederà a ricollocarlo nella sua sede di origine. 

E di Pompei si parlerà anche domani nel corso dell'incontro all'interno della Basilica Paleocristiana (dalle 16.30 alle 19) dal titolo "Pompei: ieri, oggi, domani", a cui parteciperanno  Pier Giovanni Guzzo, già Soprintendente Archeologo di Napoli e Pompei, Giovanni Nistri Direttore Generale “Grande Progetto Pompei”, Massimo Osanna Soprintendente per i Beni Archeologici di Pompei, Ercolano e Stabia, Sarah Varetto Direttore SkyTG24; il giornalista di La Repubblica Francesco Erbani; modera Stefania Battistini giornalista Rai3.

All'edizione della Borsa 2014, organizzata dalla società Leader, partecipano 130 espositori di cui 25 paesi esteri. Ideata dal direttore Ugo Picarelli, l'evento è un luogo di approfondimento e divulgazione di temi dedicati al turismo culturale ed al patrimonio; occasione di incontro per gli addetti ai lavori, per gli operatori turistici e culturali, per i viaggiatori, per gli appassionati; opportunità di business nella suggestiva location del Museo Archeologico con il Workshop tra la domanda estera proveniente da 12 Paesi (Austria, Belgio, Finlandia, Francia, Germania, Gran Bretagna, Norvegia, Olanda, Russia, Spagna, Svezia, Svizzera) e l’offerta del turismo culturale (sabato 1 novembre ore 10-18). E' inoltre occasione di dialogo interculturale, d'integrazione sociale e di sviluppo economico. Quest'anno il Paese Ospite Ufficiale  è l’Azerbaigian, che ha presentato il suo patrimonio archeologico. “L’obiettivo è rendere protagonista il sito Unesco, con un Salone Espositivo unico al mondo , 50 convegni ed il Workshop con i buyers esteri nel Museo Archeologico”, ha detto Picarelli. L’evento è promosso da Provincia di Salerno, Regione Campania, Città di Capaccio Paestum e Soprintendenza per i Beni Archeologici di Sa, Av, Bn e Ce.