Arezzo, 2 settembre 2013 - I radicali cacciati dal festival Pd di Cortona mentgre stavano raccogliendo firme per i 12 referendum sulla giustizia. Parla Angelo Rossi: "La nostra presenza era stata concordata nei giorni precedenti, frutto di una collaborazione che ci lega da mesi con l'Arci per la raccolta firme. Era stato pure trovato un assessore del comune di Cortona per autenticare le firme e ricevuta l'autorizzazione a fare il tavolo.
Appena arrivati, il segretario cortonese Pd ci dà l'ok. Gli stringo la mano, e lui ci indica pure dove posizionare il banchetto, in un luogo dove non arrecasse disturbo. Eseguo le istruzioni e monto i tavoli e i manifesti.
Dopo circa 10 minuti lo stesso segretario ritorna seguito da un codazzo, ci dicono che dopo la firma eccellente di ieri, ai referendum giustizia, non eravamo persone gradite e dovevamo andarcene immediatamente..."
Ancora Rossi: "Sullo sfondo Civati, che davvero non c'entra nulla, ma che avvicinato da una nostra militante che gli ha raccontato quanto successo, ha fatto spallucce, forse consapevole del grave problema di carenza di democrazia interna al suo partito, e ha comunque detto che qualche referendum lo firmerebbe volentieri".
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