Una Giostra da rivedere

Parlano i presidenti dei rioni

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Pistoia, 28 luglio 2016 - La nuova edizione della Giostra dell'Orso chiude con un bilancio decisamente negativo. La maggioranza dei pistoiesi è rimasta delusa, per usare un eufemismo, e non è piaciuta neppure ai presidente dei rioni, o almeno non a tutti. «Ringrazio chi ha collaborato – dice Roberto Frosini, presidente del rione del Leon d’Oro – il gruppo del folklore e quello intorno ai cavalli, per il resto la formula è da rivedere. Questa della Fitetrec-Ante ha consentito di rivedere il passato, ma sono convinto che la soluzione poteva venire anche dai rioni. L’apertura al Coni, avvenuta nel 2014, doveva portare maggiore tutela per i rioni, ma è andata come tutti sappiamo con i presidenti che hanno dovuto salire i gradini del tribunale. Quest’anno quello che si è visto è sotto gli occhi di tutti, per cui non vedo l’utilità di organismi come il Coni e la Fitetrec-Ante. Per quanto rigurda il nostro rione, ho affidato la Giostra alla scuderia di Mario Menici, richiesta a gran voce quasi come fosse sinonimo di vittoria, ma i risultati sono stati diversi. Siamo arrivati ultimi e non sono soddisfatto per niente. Mi piacerebbe che cavalieri come Claudio Falsetti a cui sono molto legato o altri che hanno fatto la storia del rione tornassero con noi. Il presidente Adelmo Reali, che ci è mancato molto, avrebbe detto che questa Giostra non era da fare, sono sicuro che non sarebbe stato d’accordo con quanto si è visto. Torniamo al vecchio bersaglio con il braccio dell’orso che cade, difendiamo le nostre tradizioni come quella di vedere il coraggio di chicorre in piazza».

«STANDO a quanto ho potuto sentire dalle persone – afferma Alessandro Giannini, presidente del Cervo Bianco la Giostra non è piaciuta. Capisco, però, poco l’ipocrisia di chi prima ci accusava di andare forte e mettere a rischio i cavalli e adesso si lamenta perché si va piano. Sono dell’idea che la Giostra debba essere ripresa in mano dai rioni e fatta alla ‘pistoiese’, con l’orso che è il nostro simbolo e il braccio che cade. Bisogna creare un Consorzio Giostra e sviluppare nuovi concetti all’interno perché le nuove formule non sono piaciute. Il Comune, poi, anziché snobbare i rioni facendo passare gli altri per quelli bravi e noi per quelli che non sanno niente, avrebbe fatto meglio ad ascoltarci. Quelli della Fitetrec-Ante saranno bravi a fare le loro gare, ma la Giostra è meglio che la lascino fare a noi. Di cattivo gusto, poi, è stato assegnare il Palio del 2014, non andava consegnato, doveva rimanere lì e basta. Queste sono cose che rovinano l’immagine della Giostra».

Diversa è l’opinione di Marco Gasperini, presidente del Grifone che ha vinto la Giostra. «C’è qualcosa da rivedere – dice – ma lo spettacolo non è stato troppo indecente. Un mio amico di Prato che ha visto la corsa per la prima volta è rimasto soddisfatto sottolineando come lo spettacolo abbia esaltato la bravura dei cavalieri. Nessuna nega che non ci siano cose da cambiare, macon cognizione di causa perché questa Giostra non ha dato brutti segnali. Diciamo che il Luglio Pistoiese va curato maggiormente, ci vuole una struttura per far decollare la Giostra e penso che unedo insieme le forze tra Comune, rioni e una federazione si possa creare un bello spettacolo».