Val di Luce, quando la neve è poesia

Ultimo scampolo d'inverno anche se la montagna di bianco vestita vivrà di neve anche una volta arrivata la primavera

Sciatori in Val di Luce

Sciatori in Val di Luce

Pistoia, 18 marzo 2016 - Alzando gli occhi verso il punto più alto della moderna seggiovia triposto, si potrebbe intravederne la sagoma. La storia - tra una nebbia e l'altra che avvolgono la montagna - pervade queste vette dal fascino antico e dall'accoglienza, oggi, in stile alpino. Il Passo di Annibale è lì, aggrappato a una cima dolce, ingentilita dal manto bianco che ancora - si spera - per un mesetto copra la montagna. Sulla quale, la leggenda racconta, proprio il condottiero cartaginese, nella primavera del 217 a.C. durante la seconda guerra punica, sarebbe transitato con il suo esercito di 50.000 uomini, proseguendo poi verso la pianura tra Pistoia e Fiesole. Accanto un altro passo, quello delle Tre Potenze, protegge con il Monte Gomito l'anello bianco del comprensorio.

La Val di Luce (o Valle delle Pozze) è ancora oggi come in quell'ormai lontano 1935, quando il podestà di Abetone, Lapo Farinati Uberti, decise di trasformare questi luoghi in un centro turistico di grande attrattività per richiamare il bel mondo di allora. E non è un caso che la via del Brennero, la strada del Grand Tour, passi sotto, cinque chilometri più a valle toccando le frazioncine montane di Faidello e Dogana Nuova in territorio modenese.

Ed è proprio dal bivio in terra emiliana che l'ascesa verso la località sciistica e climatica che si respira un'aria unica. Gli abeti sovrastano l'incedere in auto (ma può essere anche un'ottima scelta per una passeggiata con ciaspole o doposci) e la casetta con tipico tetto spiovente di un acceso rosso indica fin da subito la filosofia della Valle. Siamo sulle Alpi, nonostante la geografia ci parli di Appennino. Salendo verso le strutture turistiche e gli impianti la sensazione è che la strada conduca a un posto magico. Del cuore.

L'incedere lento, accompagnati dal candore della neve (o dal verde acceso degli alberi nella stagione bella), rompe il silenzio dei monti. Spezzato da un passaggio di un mezzo e accompagnato da un fruscio del vento o dal gorgoglio di torrente che si fa largo tra il manto bianco e le radici secolari degli abeti. La Val di Luce è tutto questo. Oltre che sport. D'inverno - e ci auguriamo che, visto com'era iniziata la stagione, continui ancora il più a lungo possibile - con lo sci e lo snowbord (www.valdiluce.com e www.multipassabetone.it) che la fanno da padrone indiscussi e d'estate con il trekking che spazia ovunque nell'intero comprensorio.

La Val di Luce è anche accoglienza a cinque stelle con una struttura da altre latitudini come il Val di Luce Spa Resort, capace di accogliere visitatori ogni giorno dell'anno con una top quality da far invidia alle strutture alpine. L'hotel, primo approdo della località, è riconoscibile dalla piramide di vetro che protegge la piscina di charme. Di fronte un primo residence e poi, salendo verso il centro (che altro non è se non una piazza enorme contornata di strutture in stile alpino e bar e residenze di vacanza), altri palazzi pronti ad accogliere turisti vogliosi di montagna. Dei suoi colori, dei suoi sapori.

La cucina qui è una summa di toscanità e saperi emiliani. E gustare le prelibatezze che la tradizione gastronomica offre, si può addirittura sulle piste da sci. Nei rifugi e nei bar a ridosso delle discese in piazza, dove gli sportivi si ritrovano per una biadina o schiacciata, ma anche una pizza sfornata a prezzo low cost dal lunedì al venerdì quando la neve e tutta da vivere, da sfiorare, da mangiare. E' buona e piace tanto ai bambini. Lo sapevate?

 

Da non perdere

1) Ogni ascesa verso il Monte Gomito, il Passo di Annibale e le Tre Potenze

2) Un bagno vista cielo nella Spa del Val di Luce Resort

3) Una passeggiata con le ciaspole tra gli abeti della valle

4) Una pizza e una birra dopo la discesa

 

Mangiare e pernottare

1) Rifugio chalet Le Rocce. Alla fine della pista Celina Seghi, sguardo verso il Monte Gomito. Ideale per aperitivo e apericena very smart

2) Rifugio Le Terrazze. A metà della seggiovia verso il Passo di Annibale. Una struttura mastodontica, a mezza strada della pista. Panorama mozzafiato sulla valle.

3) Val di luce Self Service. Una baita-mensa-pizzeria con un caminetto enorme, dove sedersi e leggere un buon libro. Pizza doc.

4) Rifugio Zeno Colò. Top of the mountain con una vista impareggiabile dai quasi 1900 del Monte Gomito. Impareggiabile.

5) Kokito Snow Bar. Nella piazza centrale. Sosta pasto a pranzo o a merenda. Ottime focacce ripiene e pizza espressa.

6) Val di Luce Spa Resort. Hotel da mille e una notte. Cucina internazionale di alto livello e accoglienza da sogno. www.valdilucesparesort.it

7) Hotel I Pionieri. In piazzetta, tipico albergo montano a dieci metri dalle piste. Cibo genuino a chilometro ridotto. www.hotelipionieri.com