Promettono regali al telefono e invece vendono oggetti a rate

L'ultima generazione di vendite porta a porta, già decine i pistoiesi contattati a casa

RAGGIRO Chi va a ritirare il premio si vede poi vendere oggetti dai costi molto elevati

RAGGIRO Chi va a ritirare il premio si vede poi vendere oggetti dai costi molto elevati

Pistoia, 31 gennaio 2016 - PRIMA una telefonata a casa, un semplice sondaggio sui consumi delle famiglie. Se sei gentile e rispondi alle tre domande ti avvertono che potresti essere sorteggiato per un premio. Magicamente quel premio, lo vinci quasi in automatico.

Il giorno dopo scatta così la seconda chiamata che ti annuncia la vittoria poi l’invito alla famiglia in questione a recarsi in un luogo noto della città (che sia un ristorante o un albergo) per ritirare il gentile dono. Infine scatta il raggiro, una volta sul posto, il famoso regalo si tramuta in una vera e propria campagna di vendita: l’azienda inizia a proporre oggetti costosissimi da acquistare a rate.

E’ l’ultima chicca, che assomiglia di più a una truffa, inventata da un società specializzata nel commercio porta a porta.

LA TECNICA, collaudata a quanto pare in molte città, è sbarcata da qualche giorno a Pistoia. A denunciare la vicenda alcuni cittadini pistoiesi sulla pagina facebook «Non sei di Pistoia se...». Nessuno, fortunatamente ci è cascato. Una volta invitati a presentarsi in un noto hotel pistoiese, per ritirare il famoso regalo, quasi tutti gli utenti si sono rifiutati di andare a ritirarlo «annusando» una possibile grana.

GIÀ CENTINAIA le famiglie contattate. «Che ci sia il regalo è vero. Una volta arrivata sul posto mi hanno detto di scegliere tra una telecamera o un soggiorno pagato per quattro persone – ci racconta una delle persone contattate dall’azienda in questione e che per curiosità è voluta comunque ad andare a ritirare il suo regalo – Contemporaneamente, però, ti tengono l’intera mattinata in questo luogo lussuoso per venderti oggetti costosissimi. Nel mio caso era una batteria di pentole. Alla fine ho rifiutato il regalo e me ne sono andata».

Attenzione quindi al telefono, l’inganno è più facile dietro una cornetta.