Pistoia, 31 ottobre 2014 - Il provvedimento dell'amministrazione comunale ( un'ordinanza firmata dallo stesso sindaco Samuele Bertinelli) sulla chiusura di via Erbosa subirà nuove modifiche. Dopo i tempi tecnici necessari sarà infatti installato all'ingresso del tratto un semaforo che indicherà la chiusura e l'apertura al transito delle auto lungo la strada ma la novità più importante è che il divieto non sarà più distribuito su diverse fasce orarie ma scatterà solo di pomeriggio, dalle 17 alle 20 circa. Mezzi di soccorso, taxi e forze dell'ordine potranno, come è stato fino ad oggi, continuare a transitare lungo il tratto in qualsiasi momento della giornata.
Lo ha annunciato ieri mattina l'assessore Mario Tuci ai referenti del comitato di zona , da sempre contrario a questo provvedimento, ma anche a quei residenti che, a suo tempo, chiesero di chiudere la strada per l'eccessivo traffico. “L'incontro è stato organizzato con il nuovo ingegnere che si occupa di mobilità – spiegano dal comitato-. L'esperto ci ha spiegato che verranno tolti i divieti mattutini anche perchè, in quell'orario, si registra davvero uno scarso afflusso di automobili. La strada quindi verrà chiusa solo di pomeriggio nelle ore in cui il traffico è più sostenuto. Per consentire questo cambiamento ma soprattutto per far rispettare il divieto sarà installato un semaforo all'inizio della strada in modo che chi trasgredisce sia passibile di sanzione. Inoltre – aggiungono- verranno messi nella zona di Sant'Agostino dei cartelli indicatori che annunciano, a debita distanza, la chiusura di via Erbosa, in modo che i veicoli possano indirizzarsi verso la tangenziale est per uscire dalla città ed evitare, quindi, di creare ingorghi verso il ponte dell'Arca”.
La novità non è naturalmente piaciuta a chi era favorevole al provvedimento. Chi vive a ridosso di via Pratese, ieri mattina, ha nuovamente chiesto al Comune di chiudere definitivamente la strada. L'assessore Tuci si è limitato a sottolineare che, anche in questo caso, si tratta di un provvedimento sperimentale che potrà subire nuove modifiche quando verrà realizzato il nuovo piano di mobilità urbana per la città. Soddisfazione, invece, del comitato che ha apprezzato la rivalutazione del divieto da parte dell'amministrazione. “Si sono resi conto che qualcosa non andava – commentano – siamo contenti di aver raggiunto questo accordo”.
Michela Monti