Pistoia, 29 gennaio 2015 - C’ERANO TANTI giovani e donne di tutte le età tra le circa mille e 200 persone che ieri mattina, alla Cattedrale ex Breda, hanno visitato «Job Match», l’evento organizzato dalla Provincia per favorire l’incontro tra domanda e offerta di lavoro. La fiera, che proseguirà fino a venerdì con incontri, dibattiti e workshop, vede la partecipazione una trentina di aziende in cerca di candidati. Ma tra gli stand presenti vi sono anche quelli delle forze dell’ordine, che offrono informazioni sul reclutamento, e dei rappresentanti della rete di servizi al lavoro (enti pubblici, centri per l’impiego, sindacati e associazioni di categoria) in grado di fornire notizie su tutte le opportunità, i tirocini, i corsi di laurea e i progetti di formazione professionale. Disponibili punti informativi su servizi innovativi come la creazione di videocurriculum, la mediazione linguistica e culturale per stranieri e l’interpretariato in lingua dei segni italiana; ieri pomeriggio gli spazi di via Pertini hanno inoltre ospitato un concerto di gruppi rock giovanili. «OGGI IL PROBLEMA non è soltanto la disoccupazione giovanile – afferma Anna Pesce, dirigente per le politiche attive del lavoro della Provincia – ma anche la disaffezione dei ragazzi nei confronti dei servizi per l’impiego». L’evento, costato circa 97mila euro, è finanziato con risorse «Por. Ob 2» del Fondo sociale europeo 2007-2013 della Regione ed è patrocinato dal Comune. Ai futuri servizi per chi cerca lavoro sarà dedicato un convegno stamani a partire dalle 9.30. «Sarà un’occasione per trattare del modello toscano dei servizi al lavoro – precisa Pesce – in una fase, come quella attuale, in cui è ancora da decidere se i centri per l’impiego resteranno di competenza regionale o meno. Parleremo anche del modello pistoiese, dove dal 2012 i servizi sono stati riorganizzati e modernizzati».
CON IL RIORDINO delle Province, infatti, l’area della formazione confluirà nelle mani della Regione, mentre resta da stabilire se i servizi al lavoro saranno coordinati da quest’ultima o direttamente dal ministero. «Abbiamo belle esperienze e professionalità – commenta Pesce – e continueremo a lavorare al meglio in ogni caso: l’importante è non disperdere la specificità toscana, attualmente molto avanzata in fatto di servizi per l’impiego».
Giulia Gonfiantini