Il Rugby Pistoia si sposta a Uzzano

"Promesse non mantenute dal Comune: non abbiamo ancora un campo"

Una meta del Rugby Pistoia

Una meta del Rugby Pistoia

Pistoia, 1 ottobre 2016 - Ancora problemi di impiantistica per il Rugby Pistoia. La società presieduta da Raffaello Caciagli, a una settimana dall'inizio del campionato di serie C, ha deciso di far sentire la propria voce. "Il Rugby Pistoia ancora non ha una casa, certe cose non cambiano mai - si legge nella lettera -. Ad agosto il nostro FlashMob in piazza del Duomo aveva smosso le acque portando tante persone a solidarizzare con noi e a richiedere a gran voce che le cose cambiassero. Perfino il Comune sembrò pronto a dare una svolta, a risolvere la situazione. Solo parole. In un successivo incontro l'amministrazione ci aveva garantito con un accordo protocollato che entro il 30 agosto avremmo avuto un campo da rugby dandoci anche la possibilità di effettuare i lavori di adattamento e di allestimento per un spazio per il terzo tempo. Sulla base di questo ci siamo iscritti ai campionati, ci siamo impegnati a svolgere attività di propaganda con i settori under 6, under 8 e under 10 trovando una risposta molto positiva nelle famiglie che ci hanno contattato, abbiamo pagato corsi di formazione per i nostri educatori per venire incontro alla grande richiesta di MiniRugby che ci arrivava, abbiamo rinunciato all'allestimento della squadra femminile per poter convogliare le forze e le risorse sul settore giovanile, abbiamo preso impegni con gli sponsor dicendo di disporre di un campo adeguato". Da allora però a livello di impiantistica le cose per i rugbisti pistoiesi non sono cambiate.

"Ci troviamo oggi - prosegue la nota - ad avere una formazione senior composta da oltre 40 tesserati costretta ad allenarsi nel campo fatiscente di Pistoia Ovest A dove gli irrigatori nuovi non funzionano, il fondo è duro come cemento, gli spogliatoi versano in condizioni pietose, non rispettano alcuna norma di sicurezza e la maggior parte delle volte manca l'acqua e i nostri atleti sono costretti a salire in macchina coperti di polvere o fango per fare la doccia a casa. Alle famiglie che vogliono portare i loro bambini non sappiamo dire di quali strutture possiamo disporre, dobbiamo prendere tempo con gli sponsor. Avremmo dovuto piantare i pali fissi da più di un mese (al Turchi), i buchi per i pali mobili usati gli scorsi anni non sono stati ripristinati, quindi attualmente non c'è un campo nel quale si possa disputare una partita. Per tutelarci siamo stati costretti a prendere accordi con Uzzano, località in cui disputeremo le prime gare. Avevamo detto che ce ne saremmo andati, il Comune ci ha chiesto di rimanere, ha preso degli impegni che non ha mantenuto e adesso siamo nella posizione di non poter praticare il nostro sport. Cosa dobbiamo pensare di una amministrazione che affronta i problemi sbilanciandosi in promesse salvo poi rimangiarsi la parola? La continua e perenne beffa a cui siamo sottoposti è offensiva non solo per noi ma per tutte le famiglie e le associazioni (tra le altre AVIS e Panathlon) che ci sostengono. Spero che l'amministrazione voglia assumersi le proprie responsabilità e risolvere davvero la questione, ma il tempo stringe e ormai non abbiamo più fiducia".