Candeglia-Montuori: finisce qui

Cambio alla guida dei giallorossi

Candeglia Porta al Borgo (foto Parigini)

Candeglia Porta al Borgo (foto Parigini)

Pistoia, 23 maggio 2017 - L’avventura di Michele Montuori sulla panchina del Candeglia Porta al Borgo si è conclusa in questi giorni. Tecnico e club hanno intrapreso strade diverse al termine di questa stagione, un’annata splendida culminata nella vittoria della Coppa Toscana di Prima categoria, valsa il passaggio in Promozione. Una visione diversa sul futuro sembra essere stata il motivo dell’interruzione del rapporto ma mister Montuori (subentrato a metà anno a Giovanni Borrelli) continuerà a portare nel cuore i colori giallorossi. “Si tratta di un arrivederci e non di un addio – ha precisato il tecnico valdinievolino -. È stato un campionato strepitoso che resterà nella storia del club e nel mio cuore perché sono arrivato qui con il compito di provare a salvare questa squadra e adesso siamo a parlare del Candeglia che nel prossimo campionato giocherà in Promozione. È stato davvero un sogno riuscire a piazzarsi davanti ad altre 95 formazioni impegnate nella Coppa Toscana di Prima. Le nostre strade adesso si dividono ma quest’annata resterà scolpita nella memoria di tutti noi”.

La storia del Candeglia Porta al Borgo ormai è cosa nota: tanti anni di successi nel calcio amatoriale Uisp, poi la rapida scalata dalla Terza categoria alla Prima fino all’incredibile salto in Promozione, poche settimane fa. “La decisione di interrompere qui il tutto è arrivata senza polemiche da entrambi le parti – conclude Montuori – e questo dimostra ancora di più il grande clima e la serietà delle persone che fanno parte della dirigenza. È stata una grandissima soddisfazione per tutti e la società me ne ha sempre reso merito: non posso quindi che ringraziarli per le parole spese e i gesti fatti nei miei confronti. Voglio ringraziare tutti coloro che hanno preso parte con me a questa bellissima avventura: tutti compresi, nessun escluso, perché solo remando tutti nella stessa direzione si possono raggiungere certi obiettivi. Il mio futuro? Non ho l’ossessione di allenare: aspetto che arrivi un progetto interessante e stimolante, posso anche restare fermo come all’inizio della scorsa stagione, qualche contatto l’ho avuto ma cerco la soluzione giusta per me e non dico sì a prescindere”.