Maurizio Borgato, riconoscimenti in serie a un grande arbitro

Pistoiese d'adozione, originario di Rovigo, è uno dei più celebri direttori di gara di volley e non solo italiano

Borgato, il secondo da sinistra premiato dal Panathlon Pistoia - Montecatini

Borgato, il secondo da sinistra premiato dal Panathlon Pistoia - Montecatini

Pistoia, 22 marzo 2017 - Una personalità dello sport italiano. Da molti ritenuto pistoiese, in realtà veneto di Rovigo. Riconoscimenti in serie per Maurizio Borgato, pistoiese d’adozione, uno dei più famosi arbitri italiani di volley, che in questo 2017 festeggerà un traguardo importante e bello: i 50 anni di attività, le nozze d’oro con lo sport.

La sua città d’origine, Rovigo, l’ha invitato a una serata d’onore con i grandi dello sport italiano, assieme ad Andrea Lucchetta, campionissimo di pallavolo, Stefania Chiarioni, atleta paralimpica alle Olimpiadi di Londra 2008, e Fabio Volpe, dirigente campione del mondo con la Nazionale italiana di volley a Rio de Janeiro nel 1990.

Nello stesso periodo, il Panathlon Club Pistoia – Montecatini Terme, quindi la “sua” Pistoia gli ha attribuito un premio alla carriera, graditissimo dal nostro. Borgato è un nome conosciuto e stimato non solo in Italia, ma in tutto il mondo. Iniziò a dirigere nel lontano 1967 a Pisa, si trasferì a Pistoia due anni più tardi per lavoro (era dipendente di Bankitalia), fu presidente del Comitato provinciale Fipav della città di Giano sino al ’76, poi divenne fischietto internazionale nel 1980 e da allora sino al ‘95/96 fu nei quadri arbitrali nazionali.

Primo direttore di gara italiano a conseguire la doppia qualifica (pallavolo e beach volley), diresse la finale per il bronzo maschile ai Giochi Olimpici di Atlanta nel ’96, ha avuto l’onorificenza di Arbitro d’Onore, riservata agli arbitri che abbiano diretto gare delle Olimpiadi e dei Campionati del Mondo, lo scorso anno ha diretto la sfida tra le Nazionali italiane Over 45 e 55 tenutasi a Parma. Riconoscimenti e premi meritatissimi: quale sarà il prossimo?