Pistoia, 25 luglio 2013 - Kobe Bryant a Cireglio, nei luoghi di infanzia. Uno dei più grandi assi del basket Nba è arrivato in provincia di Pistoia stamani, di prima mattina, eludendo curiosi e giornalisti. Per un viaggio nel passato, quando da piccolo viveva nella zona, ai tempi in cui il padre Joe giocava a Pistoia e lui era già un funambolo con il pallone. Il giocatore in questi giorni è in Italia. Ha visitato anche le colline senesi. Riporta la notizia l'Agipress. E’ apparso all’improvviso, a bordo di un pulmino Mercedes grigio, vetri oscurati e autista, senza che nessuno lo spettasse.

Il pluricampione dei Los Angeles Lakers è prima arrivato fino a Cireglio, poi ha fatto una breve visita nel centro di Pistoia, quindi è rientrato a Firenze dove ha raggiunto la moglie e le due figlie (domani ripartirà per raggiungere Capri).

Bryant, per anni il miglior giocatore di basket al mondo e tutt’ora uno dei massimi talenti, ha visto quella che fu la sua abitazione, si è fermato nei due bar, ha salutato vecchi conoscenti. Senza i clamori dei grandi centri, la piccola folla che si è radunata intorno a lui si è limitata a chiedere qualche foto e qualche notizia sulla sua vita più che sulle imprese sportive.

Si è fermato anche al campo sportivo di Cireglio e con disappunto ha visto le cattive condizioni dell'impianto. "Va rimesso a posto", ha detto. In molti si sono commossi nel riabbracciare Bryant

Si è rallegrato per la conquista della serie A della Maltinti e poi ha pensato ai suoi prossimi impegni: “Il brutto infortunio al tallone d’Achille è superato – ha concluso Bryant con il pensiero di nuovo agli impegni di oggi -. Sto bene, sono pronto a tornare sul parquet”.