C'è tanta Pistoia nei Soul Boys, i nuovi Spandau Ballet

Fabrizio Faber, Francesco Romeggini e Filippo Salemi nel gruppo tributo italiano del mitico complesso inglese

Soul Boys in concerto

Soul Boys in concerto

Pistoia, 15 febbraio 2017 - Pistoia e gli Spandau Ballet, apparentemente distanti in realtà vicinissimi. La città di Giano è legata alla storia del famoso gruppo musicale inglese che negli anni Ottanta stregò i teenagers italiani al pari degli anch’essi britannici Duran Duran. Le due band new romantic divisero i ragazzi come fossero i Bartali e i Coppi o i Rivera e i Mazzola della musica leggera. Il 7 febbraio del 1990, portati dal notissimo produttore discografico David Zard, gli Spandau Ballet tennero un apprezzatissimo concerto a Pistoia e la città non li ha mai dimenticati.

C’è molto di Pistoia anche negli Spandau Ballet Tribute Soul Boys, complesso tributo che si è formato nell’ottobre 2015, subito dopo la conclusione della trionfale tournée europea degli Spandau Ballet, tornati nuovamente assieme dopo 5 anni dall’ultima reunion e protagonisti di un film (“Soul Boys in the Western World”) e di uno spettacolo che li ha riportati al grande pubblico.

Proprio il successo di due anni fa ha convinto Fabrizio Canonaco in arte Fabrizio Faber, noto dee-jay e speaker radiofonico d’origina fiorentina, ma per molti anni residente a Pistoia, sostenitore del movimento new wave e di tutta la mole di creatività musicale degli eighties, a chiamare attorno a sé 5 musicisti di lungo corso, anch’essi reduci dai mitici anni ’80, per dare vita a una formazione capace di rinnovare, concerto dopo concerto, le emozioni musicali del “mito” di quegli anni, gli Spands appunto.

Nascono i Soul Boys che, in esclusiva per il Centro Italia, propongono un live act basato sui più popolari successi degli Spandau Ballet, ricreando fedelmente le atmosfere musicali e il divertimento sprigionato dal gruppo nelle sue leggendarie esibizioni dal vivo. Tra i cinque musicisti, i pistoiesi Francesco Romeggini, chitarrista con formazione alla “Mabellini”, e Filippo Salemi, nativo di San Marcello Pistoiese al basso, Roberto Valtriani alla batteria, Massimo “Kappe” Cappellini al piano e alle tastiere e Mauro Misuri al sassofono e alle percussioni.

Faber, che fu chiamato così dal suo impresario nel 1982 per assonanza con il nome Fabrizio e non, come s’immaginerebbe da Fabrizio De André. Faber che, tanto per citare alcuni passaggi, lavorò a Radio Orizzonti, l’emittente radiofonica della Diocesi di Pistoia, a Radio Pistoia, con il mitico Marione, al secolo Mario Menicacci, scomparso prematuramente nel ’92, e Stefano Terreni, anch’egli mancato nel 2010, all’epoca proprietario dell’emittente nonché direttore della discoteca Panda (Faber era di casa anche lì), e infine voce del complesso “I Lemonsoda”, che si ricorda più per l’omonima bevanda che per altro (ci sia consentito un briciolo di ironia – Faber è un campione di autoironia).

Francesco Romeggini ha anche un suo gruppo progressive, gli S91, che hanno da poco pubblicato il loro terzo album, Filippo Salemi suona da moltissimi anni: ha girato l’Italia in lungo e largo, con diversi gruppi di cui ha fatto parte.