Mercoledì 24 Aprile 2024

Salgono sul tetto del battistero: protesta per riavere i due figli

Stefano Barli, 57 anni, e la moglie Catiuscia avevano già messo in atto proteste di questo tipo. "Se i nostri bambini verranno affidati a un'altra famiglia noi ci buttiamo di sotto e ci ammazziamo" / LE FOTO

La protesta di due genitori per l'affidamento dei loro due figli (foto Quartieri)

La protesta di due genitori per l'affidamento dei loro due figli (foto Quartieri)

Pistoia, 27 gennaio 2015 -  Stefano Barli e sua moglie Katiuscia sono sul tetto del Battistero. L'ennesima protesta per riavere i due figli affidati da mesi ad un istituto fiorentino dal tribunale dei Minori.

È quanto hanno spiegato a un funzionario della questura Stefano Barli, 57 anni, e la moglie Catiuscia, che ora chiedono di poter parlare con il sindaco o un rappresentante del ministero. Già in passato l'uomo era salito sul tetto del Battistero per protestare per i figli, che hanno 8 e 5 anni. Ora la questione, secondo quanto avrebbero spiegato loro stessi, sarebbe legata a un'accelerazione del procedimento di affidamento dei bambini a una famiglia, nonostante che Barli abbia trovato un lavoro e una casa.

Sul posto  c'è  la Digos.

"Contro di noi è in atto una congiura", ha detto l'uomo raggiunto telefonicamente. "Con calma e con pazienza - ha spiegato - mi sono trovato una casa in affitto a 360 euro al mese, mi hanno dato anche il terreno, dove faccio l'orto e ho anche gli olivi, in più ho il mio lavoro, faccio l'ambulante, quindi non mi mancherebbe nulla. Lo psicologo che ci ha seguito in questi mesi ha confermato che siamo dei bravi genitori, ma nonostante questo vogliono toglierci la genitorialità. Oggi ho incaricato di chiedere al ministro della Giustizia Orlando di intervenire affinché blocchino l'affidamento a questa nuova famiglia, che dovrebbe aver luogo a giorni. Se i nostri bambini verranno affidati a un'altra famiglia noi ci buttiamo di sotto e ci ammazziamo, perché di stare senza figlioli non ne possiamo più".