Nuova scommessa per Edoardo Chelucci: un ristorante nella valle del Reno

Il suo nuovo "Liberamente" nel casale delle Panche restaurato pochi anni fa .Guarda le foto

Edoardo Chelucci nei locali del ristorante. (Acerboni/FotoCastellani)

Edoardo Chelucci nei locali del ristorante. (Acerboni/FotoCastellani)

Pistoia, 17 ottobre-2014 - DA SAMMOMME’ alla Valle del Reno: torna a respirare aria di montagna Edoardo Chelucci, ristoratore pistoiese d’eccellenza, che inaugura domenica alle 17 con un brindisi il suo nuovo "Liberamente" nel casale delle Panche restaurato pochi anni fa. «Sì un ritorno in montagna – dice Chelucci – per me che nasco professionalmente all’Arcobaleno. Dopo gli ultimi anni cittadini (l’"Aoristò", il primo "Liberamente" sulla Sala dal 2012 fino a luglio scorso) comincio un’altra avventura insieme allo chef - Alessio Morganti, 26 anni tenuto a battesimo da Chelucci – puntando ad ampliare l’offerta che, mantenendo identica qualità, sarà a portata di tutte le tasche».

STESSO NOME, dunque, anche per il locale alle Panche: che cosa cambierà? «Intanto gli spazi, molto più ampi (circa cento coperti) e una splendida struttura del 1300 con tanto di camino d’epoca, anche se restano i nostri segni distintivi a partire dall’allestimento curato e creativo: la nostra offerta sarà diversificata ad esempio con merende nel pomeriggio seduti accanto al camino gustando le focacce di Alessio». Il nuovo "Liberamente" aspira così a diventare una sorta di «punto tappa» anche per una breve sosta di ristoro e non solo per i canonici pranzi e cene. Su un punto Chelucci, 50 anni compiuti da poco, non ha dubbi: «Le materie prime saranno come sempre tutte di alto livello, con un occhio di riguardo per i prodotti (e i produttori) della montagna da valorizzare, a cominciare da formaggi e ricotta, per i dolci fatti in casa, passando per le patate del Reno e i frutti di bosco». Perché la nuova avventura vuole essere anche occasione di rilancio del territorio. E se il progetto andrà bene – e i primi segnali ci sono già – potrebbe arrivare a breve anche qualche posto di lavoro in più in zona.

NOSTALGIA per il centro città? «Il locale in via Castel Cellesi mi ha dato grandi soddisfazioni - in due anni di vita segnalazioni sulla guida dell’Espresso, sul Cucchiaio d’argento di Romanelli - era davvero piccolo», risponde il ristoratore che nella nuova impresa è affiancato dai soci Marco Angioli - "un amico che ha creduto in me e mi ha dato un sostegno fondamentale" - e Monica Torrigiani, «mia moglie, cardine per la buona riuscita di tutto che ha sempre sostenuto i miei progetti». Un grazie speciale Chelucci lo dedica alla figlia Francesca, anche lei impegnata nel lavoro nel nuovo locale, ma anche ai suoi genitori, al padre Romano e alla mamma Mirella Palmieri: "Sono quello che sono grazie a loro, che mi hanno insegnato il mestiere all'Arcobaleno".. IN VISTA del debutto ufficiale di domenica del nuovo "Liberamente" (telefono 328 3888687) Chelucci cita quanti lo hanno sostenuto in questa impresa: «La mia clientela che mi ha dimostrato la propria stima e continua a farlo, i miei ex dipendenti, amici e sostenitori come Paolo Guercini, dal quale ho avuto un aiuto concreto, Francesco Ferretti e Leonardo Mosi, ma anche il sistema bancario (Mps, Cassa di risparmio di Pistoia e della Lucchesia, Bcc di Masiano)». Per il brindisi inaugurale (ore 17) un grazie va ancora all'artista Paolo Tesi (le sue opere sono in mostra nel locale) e invece per il contributo fornito alla ditta "Dedico", alle aziende agricole Montellori e Ca’ de Frati, Antinori, Orientalcaffè.