Ennesima rissa in Galleria, l'area circondata dalle forze dell'ordine

Coinvolti due giovanissimi. Paura tra i passanti

I carabinieri mentre identificano uno dei coinvolti nella rissa

I carabinieri mentre identificano uno dei coinvolti nella rissa

Pistoia, 4 maggio 2016 -  Botte da orbi come non se ne vedevano da diverso tempo. Una mattinata complicata  per i commercianti ed i residenti della Galleria Nazionale. Intorno alle 12 due giovani di nazionalità albanese se le sono date di santa ragione tanto da terrorizzare i passanti. «Si erano persino tolti la maglietta, non ho mai visto dare pugni in quella maniera», gridavano ieri le persone che in quell’area ci lavorano. Sul posto un dispiegamento di forze di polizia, prima i carabinieri e poi due Volanti della questura per riportare la calma. Non sono mancati attimi di tensione tanto che uno dei militari ha avuto difficoltà a dividere i ragazzi. Era diverso tempo che in Galleria non capitavano più episodi simili. I controlli delle forze dell’ordine sono regolari ma evidentemente non sufficientemente deterrenti per alcuni personaggi che gravitano nell’area molto spesso. I primi a lanciare l’allarme sul degrado e i pericoli erano stati proprio i commercianti del posto che tutte le mattine trovavano davanti alle vetrine, almeno fino a poche settimane fa, dormitori rimediati, resti di bivacchi e, non per ultimo, spaccio di droga.

Col tempo la situazione era lentamente migliorata anche grazie all’intraprendenza di chi vive e lavora in zona ma soprattutto con l’aiuto delle forze di polizia. Nonostante questo, però, tra via Atto Vannucci e zone limitrofe, continuano a ripresentarsi episodi di violenza. Un paio di settimane fa un’altra coppia di giovani si era data alle mani per un «commento» pubblicato nei social. Come dimenticare poi la brutale aggressione a pochi metri di distanza, alla stazione, di altri due giovanissimi. Infine stamani l’ennesima rissa che poteva finire nel peggiore die modi. Il risultato? Tutta l’area è stata interdetta per almeno un paiuo d’ore. Poliziotti e carabinieri hanno ascoltato i testimoni dell’episodio e identificato i due «protagonisti» riportandoli alla calma. «Ogni tanto capita qualcosa – è il commento esasperato di chi vive e lavora nel quartiere –. Non c’è rimedio. Siamo costretti a dire che ci siamo abituati a queste scene. Oggi stavo per chiamare l’ambulanza».