Pagamenti in ritardo per i lavori: picconate contro la nuova Questura

La protesta di un gruppo di operai addetti alle rifiniture interne

Il nuovo «Polo della sicurezza» da anni in attesa dell’inaugurazione ma già ultimato. (Castellani)

Il nuovo «Polo della sicurezza» da anni in attesa dell’inaugurazione ma già ultimato. (Castellani)

Pistoia, 1 ottobre 2014 - NEMMENO giunta l’ora, tanto attesa, dell’inaugurazione, e già qualcuno, la nuova Questura di Pistoia, voleva abbatterla. O almeno provocare qualche danno ai muri a suon di picconate e martellate. Lo hanno fatto, per protestare su ritardi nei pagamenti, alcuni operai di origine egiziana, che lavorano per un’impresa subappaltatrice che si occupa delle rifiniture interne dell’edificio nel quartiere ex Breda.

L’EPISODIO è accaduto giovedì scorso intorno alle una del pomeriggio. Secondo alcune ricostruzioni, dopo aver alzato la voce i lavoratori avrebbero preso a picconate e martellate i muri. Avrebbero in questo modo voluto manifestare la propria rabbia per ritardi nel pagamento degli stipendi. Al fatto, la Cooperativa muratori sterratori e affini di Montecatini, che ha realizzato lo stabile, è del tutto estranea. Il gruppo di egiziani non è infatti alle sue dipendenze ma lavora per un’altra ditta che si occupa, appunto, delle rifiniture interne. L’edificio destinato a ospitare Questura, Prefettura, polizia stradale e Agenzia delle entrate è ormai infatti praticamente completato e i nuovi interventi servono soltanto alla rifinitura.

CON tutto il rumore provocato in pieno giorno a pochi metri di distanza dalla biblioteca San Giorgio e lungo una strada molto trafficata, la protesta degli operai non ha potuto non attirare l’attenzione. Quasi immediato, quindi, l’allarme arrivato ai carabinieri e alla polizia intervenuti sul posto in pochi minuti. Sull’accaduto sono in corso accertamenti. Certo è che il nuovo Polo della sicurezza continua a far parlare di sè per episodi negativi piuttosto che per la tanto attesa inagurazione. Dopo lunghissime trattative e un pressing che ha visto la mobilitazione di tutte le istituzioni e i parlamentari locali, la soluzione (ospitare, per lo stesso canone di locazione, anche l’Agenzia delle entrate) è stata trovata e il Governo ha dato il suo assenso al trasferimento. Che però, malgrado le continue richieste dei sindacati del settore, ancora non arriva.