Sotto processo per violenza sessuale, il vicepreside accusa il prof in aula

E' ripreso il procedimento contro il docente di un istituto tecnico che avrebbe palpeggiato una studentessa

Tribunale (foto d'archivio)

Tribunale (foto d'archivio)

Pistoia, 27 marzo 2015 -  “Già in altri anni c’erano state lamentele nei confronti del professore, e tutte le volte, avevamo risolto il problema spostando l’alunno che le aveva riferite in un’altra classe. Una volta, ricordo che un ragazzo raccontò di essere stato deriso dal professore per via della sua imminente calvizie. Un’altra volta una studentessa si era lamentata per le eccessive attenzioni che l’insegnante le riservava”. E’ iniziato così il lungo racconto reso ieri mattina, nell’aula collegiale del tribunale di Pistoia, davanti al collegio, presieduto dal giudice Luciano Costantini, e davanti al sostituto procuratore Giuseppe Grieco, da parte del vice preside dell’istituto tecnico nel quale insegnava il professor Maurizio Zappalà, 58 anni, assistito dagli avvocati Leonardo Zilletti e Giada Maggini, sotto processo con l’accusa di violenza sessuale nei confronti di una sua alunna, all’epoca dei fatti minorenne, rappresentata dall’avvocato Elisabetta Vinattieri del foro di Pistoia. Gli episodi contestati dall’accusa sarebbero avvenuti nell’anno scolastico 2011-2012. Tra questi, un presunto palpeggiamento che sarebbe avvenuto durante un compito in classe. Le molestie sarebbero poi continuate anche in rete, tramite i messaggi inviati su Facebook, dal contenuto esplicito (in uno il professore avrebbe chiesto alla ragazza si avere un rapporto sessuale con lui, ndr).

“Ricordo bene il giorno in cui la ragazza venne nel mio ufficio per parlarmi - ha raccontato il vice preside – Mi riferì di essere stata contattata su internet dal professore, che le aveva detto esplicitamente di voler fare l’amore con lei. Inoltre mi raccontò che, durante un compito in classe il docente aveva allungato le mani, palpeggiandola. Io rimasi senza parole. Le chiesi se avesse informato la madre, visto che, all’epoca, era minorenne, e poi le dissi che bisognava organizzare un incontro con il preside e che era necessario mettere per iscritto quanto era accaduto”. Questo, secondo quanto ha riferito dal vice preside, avvenne il 15 febbraio 2012. Dopo che la ragazza presentò l’esposto, come riferisce il vice preside, il dirigente scolastico avviò un’indagine, mentre gli studenti organizzarono un’assemblea di solidarietà, che si svolse il 16 febbraio. Stando a quanto riportato nel verbale di quella assemblea (che è stato letto in aula), dopo l’esposto della ragazza, la classe si sentiva “a disagio davanti al professore” e gli studenti si dichiararono “disposti a depositare le proprie firme per velocizzare i provvedimenti scolastici”.

Da quel momento, stando a quanto ha raccontato in aula, il vice preside ricevette altre lamentele: alcune insegnanti gli raccontarono che il professore era solito offrire passaggi a casa alle studentesse dopo le cene scolastiche e che, in una di queste occasioni, una ragazza avrebbe riferito di essere stata oggetto di avances da parte del professore. Inoltre una studentessa avrebbe raccontato al vice preside che il professore aveva l’abitudine di inviarle la buonanotte tutte le sere sul cellulare. Episodi questi però a cui nei verbali delle assemblee non si fa riferimento, come ha fatto notare l’avvocato Zilletti. Inoltre, quelle assemblee di solidarietà, secondo quanto ha raccontato ieri in aula una studentessa, che, all’epoca dei fatti era rappresentante di classe, sarebbero state organizzate su suggerimento di un professore. Rispondendo alle domande degli avvocati di accusa e difesa e a quelle del pubblico ministero, la stessa ragazza ha poi spiegato di non aver mai ricevuto attenzioni da parte del professore e di essere venuta a conoscenza delle presunte molestie solo da voci di corridoio. Un resoconto che non troverebbe rispondenza nella testimonianza resa dal vice preside. Per questo l'avvocato Leonardo Zilletti ha chiesto un confronto tra il vice preside e la ragazza. Il tribunale si è riservato la decisione. Il processo riprenderà il 17 settembre.