Pistoia, 9 dicembre 2013 - Pistoia è in lizza per il primato della città più renziana d’Italia. Il successo del sindaco di Firenze, decretato in modo più o meno uniforme in tutta la provincia da iscritti e simpatizzanti del Partito democratico, che già un anno fa lo avevano preferito a Pier Luigi Bersani, è stato nettissimo, con una partecipazione al voto molto alta, più o meno pari a quella delle primarie di coalizione, quando la platea era potenzialmente più vasta. Agli oltre 60 seggi sparsi per la provincia, ieri, si sono recate 25mila e 596 persone.

 

Di poco inferiore il numero del voti validi, segno ulteriore che Renzi, stavolta sostenuto anche da una buona parte dei dirigenti locali, non ha avuto rivali. A livello provinciale, con quasi 23mila preferenze ha superato l’83% dei consensi, con punte ancora più alte in gran parte nella Piana e numerose sezioni della montagna. Renzi ha totalizzato quasi il 30% in più di un anno fa. Molto al di sopra del dato nazionale, «fermo», seppur di poco, a circa il 70%. Quello che si credeva essere il diretto concorrente di Renzi, Gianni Cuperlo, ha invece totalizzato un risultato inferiore alla sua media italiana: con l’8,15% ha fatto peggio di Beppe Civati, che ha superato l’8,32.

 

Soltanto in parte diverso il responso nel capoluogo. Nei 23 seggi comunali, l’ex rottamatore non ha superato la soglia dell’80% fra i 9mila e 117 votanti. Cuperlo e Civati sono invece andati sopra il 10. Il picco, Renzi l’ha toccato al circolo di Bottegone, sfiorando le nove preferenze su dieci. Anche il risultato della Valdinievole si conferma pienamente in linea con quello del resto della provincia. Montecatini, la città del deputato Edoardo Fanucci, renziano della prima ora, premia con oltre l’84% il sindaco di Firenze, risultato confermato a Pescia e superato a Monsummano dove arriva all’89%.
 

Simone Trinci
Daniele Bernardini