Pistoiese: Alvini resta (per ora)

Settimana delicata e sabato c'è la sfida salvezza con la Lupa Roma

Carrarese-Pistoiese

Carrarese-Pistoiese

Pistoia, 9 febbraio 2016 - Sono gionri molto delicati in casa Pistoiese, sia in società che in tutto l'ambiente orange. Delusione, rabbia e preoccupazione sono gli stati d’animo dopo il brutto passo falso di Santarcangelo, una sconfitta deludente e arrivata malamente a causa dell’atteggiamento molle degli arancioni. Ieri un gruppo di tifosi ha chiesto e ottenuto di incontrare la squadra per far presente il malumore diffuso, a questo seguirà sicuramente la contestazione sabato nella sfida importantissima (ora più che mai) contro la Lupa Roma, diretta rivale nella lotta salvezza. Con ogni probabilità nella sfida del «Melani » (ore 15) sulla panchina arancione siederà ancora Massimiliano Alvini: gran parte della piazza vorrebbe un esonero o le sue dimissioni, la società però sembra intenzionata a tenerlo (almeno per adesso) per vari motivi. Motivi tecnici: non ci sono allenatori liberi che possono interessare alla dirigenza per un eventuale cambio al timone. Motivi tattici: la squadra dopo Carrara aveva dimostrato di reagire al periodo negativo ed è crollata inspiegabilmente solo sabato, pur venendo da alcune buone prestazioni (tutto lo stadio applaudì gli arancioni dopo la sconfitta con la Spal). Società e staff si stanno ancora interrogando sulle cause dello scivolone di Santarcangelo, è evidente l’involuzione di alcuni giocatori (Pasini in primis) così come la mancanza di mordente da parte di altri (Di Bari), Vassallo è lontano parente di quello apprezzato lo scorso anno e in avvio di questa stagione, Mungo è troppo altalenante (ma non lesina l’impegno), Antonelli deve inserirsi al meglio (risulta ancora un corpo estraneo). Se a questo aggiungiamo la giornataccia di Petriccione e la poca cattiveria di Anastasi che ha fallito malamente un’occasione sull’1-1, ecco spiegata la debacle in terra romagnola (si salvano solo Iannarilli, Priola e Colombo). VIENE da pensare che ci sia chi non segue più le direttive del mister e la dirigenza sta valutando anche questa situazione: inutile proseguire con lui se c’è chi rema contro. Un po’ come dire: o si cambia chi va controcorrente o chi è al timone. Tutto questo non fa assolutamente bene alla Pistoiese e ai tifosi, infuriati ora più che mai, combattuti tra il voler sostenere ancora la maglia e il contestare chi non dimostra carattere e attaccamento (società e sponsor erano finiti già nell’occhio del ciclone prima di Natale). Possiamo aspettarci un clima surreale sabato contro la Lupa Roma, inutile ripetere che conteranno i tre punti a maggior ragione dopo la figuraccia di tre giorni fa. La situazione si è ulteriormente complicata ma stavolta non ci sono alibi e tantomeno scusanti. Sono tutti responsabili.