Giovedì 25 Aprile 2024

I servizi sociali critici. "Troppa spettacolarizzazione"

"Speriamo non ci siano casi di emulazione"

La conferenza stampa sul caso Barli (foto Quartieri)

La conferenza stampa sul caso Barli (foto Quartieri)

Pistoia, 30 gennaio 2015 - Mentre i coniugi Barli questa mattina, incontravano a Roma il ministro della giustizia Andrea Orlando, in città, la presidente dell'ordine toscano degli assistenti sociali, Laura Bini, insieme alla dirigente dei servizi del Comune di Pistoia Chiara Pierotti e l'assistente sociale Alessandra Lombardo che si occupa, da tempo, proprio della famiglia, dopo mesi e mesi di proteste, denunce e varie "salite" sul battistero, riordinavano in una conferenza stampa tutti i passaggi più salienti della vicenda Barli condannando la "spettacolarizzazione" di una situazione delicatissima che rischia di essere minimizzata ma soprattutto emulata.

"Sarebbe gravissimo – dice Laura Bini - mi auguro che altri genitori non decidano di compiere gesti come quello cui si è assistito in questa città. Quei bambini ora, per tutta la vita, saranno i figli di quei genitori che salirono sul battistero". E' servita la trasmissione di Rai tre Chi l'ha visto? per chiarire definitivamente la questione che, fino ad oggi, presentava alcuni passaggi "oscuri", almeno secondo quanto è stato ricostruito dagli stessi Barli e dal suo legale. "Alla situazione di questa famiglia hanno lavorato, fino ad oggi, numerosi professionisti - ha spiegato Pierotti - e sono state tante le risorse investite dai servizi per il singolo caso. Un lavoro portato avanti in gruppo, mi preme dirlo, per tutelare i bambini. Questo per far capire che non si tratta della singola assistente sociale ma di tante figure che si sono avvicendate sul caso e che hanno poi fatto le loro relazioni. Noi siamo assolutamente tranquilli davanti ad eventuali controlli perchè tutte le nostre segnalazioni sono state pienamente accolte dall'autorità giudiziaria".

La vicenda dei coniugi parte nel 2008 quando, dopo la nascita del secondo figlio, la mamma e il neonato sono stati affidati ad una casa famiglia. "Si è trattato di un provvedimento temporaneo - dice Pierotti – al quale è seguito nello stesso anno un primo provvedimento del giudice per un percorso educativo domiciliare. Il secondo provvedimento – aggiunge- è scattato invece nel 2012. Il tribunale dei minori ha ordinato l'allontanamento dei figli dalla famiglia, nel frattempo però i coniugi hanno fatto ricorso in corte d'appello e quindi prima di agire abbiamo atteso l'esito del procedimento che ha poi confermato quanto deciso dal tribunale. La scorsa estate infine a seguito della perizia del consulente tecnico d'ufficio, il giudice ha deciso per l'affidamento etero familiare". Dove sono finite quindi le altre due perizie a favore dei coniugi ? Ci sono, sono state lette, ma, a quanto pare, non hanno avuto lo stesso "peso" di quella tecnica. "Si tratta per entrambe le relazioni, di poche righe che non possono essere equiparate al lavoro svolto dal Ctu - chiarisce Pierotti – ciò non toglie che potrebbe esserci una nuova perizia favorevole al ricongiungimento".

La presidente dell'ordine Bini sottolinea la carenza di risorse con cui si trovano a combattere i servizi sociali. Mancanza di fondi che non consente di attivare percorsi di genitorialità abbastanza lunghi da evitare gli allontanamenti. "Non è positivo che l'attenzione dell'opinione pubblica sia solo indirizzata verso quei casi che riescono a pubblicizzare la loro situazione mentre sono ignorate tutta quella serie di buone pratiche applicate ad un'infinità di casi ed attraverso le quali l'allontanamento si è dimostrato strumento essenziale nel percorso di vita di un bambino – dice Bini – una seria riflessione sulle risorse dei servizi per prevenire le situazioni di grave trascuratezza e sugli strumenti per recuperare alla genitorialità coppie in difficoltà sembrerebbe un investimento che nel tempo potrebbe far ricorrere all'allontanamento una frangia sempre più piccola di minori".

Non sono mancate le parole dell'assistente sociale dei Barli, Alessandra Lombardo: " E' stato un enorme dispiacere per me vedere come si sono esposti i due coniugi – dice in poche parole Lombardo –Ho seguito la coppia e i loro figli in passato, li seguo oggi e continuerò a seguirli anche in futuro".