Mercoledì 24 Aprile 2024

L’ombra del terrorismo, obiettivi sensibili presidiati

Torre, sinagoga, stazione e Galilei osservati speciali

Una pattuglia dei carabinieri da due giorni in presidio fisso sotto la Torre (foto Salvini)

Una pattuglia dei carabinieri da due giorni in presidio fisso sotto la Torre (foto Salvini)

Pisa, 9 gennaio 2015 - Allerta alta a Pisa subito dopo l’attentato di Parigi al giornale satirico Charlie Hebdo, avvenuto due giorni fa. Il Ministero dell’Interno ha alzato il livello di guardia in Italia e anche a Pisa le misure sinora prese dalla Prefettura, in assenza di precise direttive da parte del Governo centrale, hanno acceso i riflettori su possibili bersagli di atti terroristici. Da due giorni, in piazza dei Miracoli, accanto alla stazione mobile della Polizia municipale, una camionetta dei carabinieri presidia l’area intorno al Campanile pendente, mentre un furgoncino della Polizia staziona davanti al Palazzo dell’Arcivescovado.

Intensificati anche i passaggi delle forze dell’ordine nelle vicinanze di altri luoghi di culto, fra i quali chiese, sinagoga e centri di preghiera islamici. Non è stato sinora pianificato un aumento di agenti in servizio per fronteggiare la situazione, ma si notano più volanti in giro nel centro e nelle periferie. Fra gli obiettivi considerati più a rischio della minaccia dell’integralismo islamico, oltre alla Torre di Pisa, per la sua forza di simbolo della cristianità, sono anche la stazione centrale e l'aeroporto Galilei. Anche qui Polfer e Polaria hanno intensificato presenze e controlli, anche ricorrendo ad agenti in borghese.

Bandiere a mezz’asta intanto, da ieri, sul balcone di Palazzo Gambacorti in segno di cordoglio della città di Pisa per la strage di Parigi e di solidarietà con il lutto della Francia. Un minuto di raccoglimento in Consiglio comunale, ieri in seduta in Sala Regia, e un forte messaggio di condanna da parte del sindaco Marco Filippeschi: "Pisa è contro gli assassini, contro il fanatismo e l’intolleranza, per la libertà e l’impegno a unire le forze contro la violenza jihadista".

Sdegno e orrore espressi anche dalla Cgil di Pisa, che per bocca del suo segretario, Gianfranco Francese, dice: "Questo attacco infame dimostra che la libertà di espressione e di informazione sono i veri nemici di questi assassini. Fanatici, esaltati “strateghi della paura”, non consentiremo loro di rovesciare il senso della battaglia libertaria e antiintegralista di Charlie Hebdo e di usare l’onda emotiva di giusto sdegno per fomentare odio xenofobo e islamofobico".

Dura condanna anche dal Pd pisano, secondo cui «servono politiche che diano al Mediterraneo un senso di comunità e di gestione comune. Il rischio più grave è che questo crimine rafforzi, per reazione, le spinte alla xenofobia, all’intolleranza per le diversità culturali, religiose, razziali, all’odio per tutti coloro che appaiono diversi".

Eleonora Mancini