«Dateci modo di parcheggiare senza dover pagare 60 euro al mese»

In rivolta le dipendenti della mensa dell’ospedale San Jacopo

I CARTELLI Il Comune spiega che sono stati posizionati per eseguire interventi di rifacimento della segnaletica

I CARTELLI Il Comune spiega che sono stati posizionati per eseguire interventi di rifacimento della segnaletica

Pistoia, 25 ottobre 2014 - VOGLIONO poter parcheggiare in tranquillità, senza il timore di vedersi portare via l’auto dal carro attrezzi, e chiedono che la sosta sia gratuita. Alzano la voce cinquanta dipendenti della Serenissima (quasi tutte donne), la cooperativa che si occupa dei pasti all’interno del nuovo ospedale San Jacopo.

Dopo l’arrivo dei divieti di sosta intorno alle aree libere del presidio dove utenti e dipendenti (non dell’Asl) solitamente lasciano la propria auto per non pagare la sosta nel parcheggio gestito dalla Apcoa parking, è scattato il panico generale. A fronte di stipendi che stentano a raggiungere i 500 euro mensili, infatti, le dipendenti che lavorano nelle cucine dell’ospedale non possono permettersi di spendere quattro euro al giorno per il parcheggio mentre sono a guadagnarsi da vivere.

«Abito a Borgo a Buggiano – spiega Alessia Mazzacheri che rappresenta un po’ tutte le dipendenti –. Tra la benzina e il pedaggio autostradale vola via una quota consistente dello stipendio. Se a queste spese ci aggiungiamo la sosta all’ospedale alla fine del mese non resta nulla in tasca. Fino ad oggi abbiamo sempre usato il parcheggio dell’obitorio o l’area che si trova davanti, tra l’altro spesso piena di fango. Da qualche giorno , invece, sono comparsi questi divieti di sosta e quindi ci siamo spostati su quella sorta di collinetta che si trova prima dell’ingresso dell’ospedale dove però rischiamo ogni volta di danneggiare l’auto».

L’ALTERNATIVA al pagamento giornaliero per le dipendenti delle cooperative sarebbe la sottoscrizione di un abbonamento mensile con il gestore al costo di 60 euro. Una cifra troppo alta a fronte dello stipendio percepito.

«Chiediamo di poter lavorare tranquille – aggiunge un’altra lavoratrice – non possiamo pensare all’automobile ogni volta che siamo di turno. Vogliamo usufruire di aree di sosta dedicate e gratuite».

«NON È GIUSTO che un medico che guadagna molto ma molto più di noi abbia un’area di sosta dedicata mentre chi è esterno all’azienda sanitaria debba pagare – conclude Mazzacheri –. C’è il panico generale tra le dipendenti, chiediamo una soluzione».

Il sindaco Samuele Bertinelli, da tempo impegnato insieme ai primi cittadini degli altri Comuni sede dei nuovi ospedali a chiedere tariffe meno esose per il parcheggio, ha preso in carico immediatamente la situazione dei dipendenti delle cooperative esterne.

IL COMUNE ha espressamente chiesto, fin da subito, al tavolo regionale, che vengano riservati loro un numero congruo di posti auto, ritenendo assolutamente ingiusto chiedere a questi dipendenti di corrispondere al pagamento del parcheggio.

Rispetto ai cartelli di divieto di sosta attualmente posizionati lungo via Ciliegiole, l’amministrazione sottolinea che sono necessari per permettere i lavori di rifacimento della segnaletica orizzontale e verticale. Un volta realizzata, saranno ovviamente tolti.

L’amministrazione torna comunque ad invitare i cittadini a sostare con il proprio mezzo senza recare intralcio al traffico e soprattutto ai mezzi di soccorso e senza costituire un pericolo per la sicurezza stradale di veicoli, ciclisti e pedoni. Sono questi i casi nei quali si rischia la multa: la polizia municipale proseguirà infatti l’opera di controllo dell’area.