Parcheggi, il dispositivo si spegne: "Due multe in pochi giorni"

La rabbia di una commerciante: "Potevano controllare il codice"

Elena Mascerà e Margherita Milazzo

Elena Mascerà e Margherita Milazzo

Pistoia, 22 maggio 2016 -  Due multe nel giro di pochi giorni perchè il dispositivo elettronico messo a disposizione dall’amministrazione comunale, per chi acquista mensilmente l’abbonamento ai parcheggi pubblici, era spento agli occhi dei vigili urbani quando in realtà, lo spegnimento appunto, è tutt’oggi solo la conseguenza del «difetto» che il sistema registra già da qualche mese a causa di un guasto alla batteria. «Tanto tuonò che piovve» è proprio il caso di dirlo. Perchè quello che è accaduto ad Elena Mascerà, titolare dell’erboristeria sotto la Galleria Nazionale, è esattamente quello che altri cittadini che si sono muniti del dispositivo temono da tempo, esattamente da quando, una volta ritirato l’abbonamento «elettronico», hanno avuto continui problemi di funzionamento. «Avevo persino lasciato un biglietto sul cruscotto accanto al dispositivo in cui avvertivo del difetto, della possibilità di trovarlo spento – tuona Mascerà – Nonostante questo, nonostante agli uffici sia no a conoscenza che i dispositivi hanno dei problemi, per ben due volte, mi hanno fatto la multa come se non avessi pagato il parcheggio. Non solo – aggiunge – Per i vigili urbani basterebbe usare il codice riportato in bella vista sulla macchinetta per capire se nella realtà l’abbonamento è stato saldato ma non hanno fatto neanche questo. Multa e basta». Insieme ad Elena a protestare sono anche altre commercianti che usano il dispositivo e che, a questo punto, a causa del «difetto» hanno paura di essere multate. «Io ho la batteria attaccata con l’adesivo – spiega Margherita Milazzo del negozio di parrucchieria accanto all’ex parcheggio Lingottino –. Se dovesse spegnersi allora qui siamo tutte passibili di multa».

Da settimane chi si occupa di gestire gli abbonamenti ai parcheggi, «impazzisce» letteralmente per aggiornare il dispositivo. Sistemi non solo che si spengono ma che andrebbero in «tilt» quasi quotidianamente a causa di contatti sulla batteria. Eppure l’amministrazione comunale aveva annunciato che i problemi sarebbero stati risolti proprio dalla Neos park, la ditta che ha rifornito il Comune dei dispositivi. Secondo il Comune il problema sarebbe stato riscontrato in alcune decine di apparecchi su un totale di 650. Questi dispositivi, ritirati gratuitamente dagli utenti nelle tabaccherie autorizzate, avevano difetti tecnici legati all’alimentazione. «I problemi dovevano già essere risolti e invece... – conclude Elena Mascerà Ora mi ritrovo due multe da quasi 40 euro ed i vigili che mi dicono che per contestarle posso andare da loro soltanto il martedì e il venerdì. Forse l’amministrazione non comprende che qui lavoriamo tutti e che invece di renderci più facile la vita ce la stanno solo complicando. L’invito a tutti quelli che hanno il dispositivo, è quello di stare attenti perchè se si spegne chiedono soldi. Una bella fregatura».