Tutti i segreti di Valdenza nel terzo noir di Fusco

"Il metodo della Fenice" in libreria

Antonio Fusco

Antonio Fusco

Pistoia, 29 giugno 2016 -  Esce oggi il terzo noir di Antonio Fusco, che a Pistoia è il capo della squadra mobile, ma è soprattutto lo scrittore che i pistoiesi fermano per strada per fargli i complimenti e per chiedergli notizie del suo ultimo libro. Eccolo dunque. Si intitola «Il metodo della fenice» (Giunti), è la terza indagine del commissario Casabona ed è il romanzo più pervaso della città in cui Fusco vive ormai da dieci anni, che ama moltissimo e anche se l’ha «nascosta» dietro un nome di fantasia, Valdenza, è lei, è Pistoia ed è riconoscibilissima dai segni, dai luoghi: c’è il pozzo del Leoncino, c’è la Sala con i suoi locali più caratteristici, con le travi di legno a vista. C’è un bar con un lampadario leggendario: una grande ruota ornata con corna di cervo. E c’è piazza del Duomo: «L’ingresso nella piazza del Duomo, uno spettacolo a cui non ci si abituava mai. Gli spazi, le prospettive, l’armonia degli edifici e il grande basolato in pietra procuravano sempre un istante di sorpresa per l’improvviso salto nel tempo che ne conseguiva». Un omaggio grandioso che lo scrittore napoletano fa a Pistoia alla vigilia del 2017, anno in cui sarà la Capitale della Cultura. E i suoi lettori, che sono tanti, visto che i suoi primi due libri hanno entrambi superato le ventimila copie vendute, la conosceranno leggendo le sue pagine, e magari vorranno visitarla.

Fusco, oltre ad affondare fino alla storia medioevale del traditore Filippo Tedici, ha dipinto anche un suggestivo affresco della Valle degli Elfi. Ma se lo sguardo del commissario Tommaso Casabona si sofferma sulla sua Valdenza, la sua anima, il suo intuito investigativo e la sua tenacia sono sempre di fronte al Male. Alla pena di ogni giorno, al passato che ritorna come un artiglio spietato e alla possibilità, che il Male qui si riserva, di rinascere dalle proprie ceneri, impunito. «Il metodo della fenice» muove da un delitto, dal corpo di una donna offeso, distrutto perchè «l’odio più feroce è spesso il rantolo velenoso di un amore ferito. L’amore è l’origine di ogni tragedia». «Il mito della fenice attraversa tutte le culture – spiega Fusco – rappresenta la rinascita. Qui c’è un assassino che ha fatto proprio questo messaggio e lo usa per salvare se stesso, per chiudere il ciclo. Rinascere senza essere scoperto e restando impunito. Il noir, con le sue sfumature esistenziali, affronta sempre la tematica centrale del Male, in questo romanzo ancora più articolata attraverso il gruppo nascosto della setta, che pervade la comunità e non si vede». «Il metodo della fenice» il terzo romanzo di Antonio Fusco per Giunti dopo «Ogni giorno ha il suo male» e «La pietà dell’acqua», è in tutte le librerie da oggi (mercoledì 29 giugno), ma lo scrittore invita tutti i pistoiesi, alla presentazione in programma per domani pomeriggio (giovedì 30 giugno) alla biblioteca San Giorgio, auditorium Terzani, a partire dalle 17.30 in poi.

Scopriranno, attraverso le letture, a cura di Franco Checchi, di Lucia Salfa e di Paolo Nesi, le emozioni più profonde e i tormenti del commissario Casabona, figura a cui i lettori si sono affezionati, che riconoscono, così come gli uomini della sua squadra, il magistrato, le figure di contorno collocate nella cornice di una città, Valdenza-Pistoia: «A cui sono grato – dice Fusco – che mi ha dato questa ispirazione, una città misteriosa, affascinante, bella, noir, come una femme fatale. E se nel mio primo romanzo Pistoia emergeva meno, così come gli altri personaggi, era soltanto perchè pensavo che lo avrebbero letto soltanto parenti e amici». E invece i libri di Fusco sono stati grandi successi e «La pietà dell’acqua» è finalista al premio Mariano Romiti di Viterbo (23 luglio), e al Nebbia Gialla di Suzzara (3 settembre). Ne parleranno con l’autore: Giuseppe Previti, associazione Amici del giallo, e il giornalista Leonardo Biagiotti, caposervizio de La Nazione di Pistoia. Le conclusioni saranno del sindaco di Pistoia, Samuele Bertinelli.