Addio a Vittoriano Niccolai: esportò per primo in Cina

Vivaista di Masiano, fu presidente del Ramini Calcio

UN UOMO GENEROSO Vittoriano Niccolai spesso, in silenzio, pagava la spesa a chi non se lo poteva più permettere. I funerali domani pomeriggio nella chiesa di San Giovanni

UN UOMO GENEROSO Vittoriano Niccolai spesso, in silenzio, pagava la spesa a chi non se lo poteva più permettere. I funerali domani pomeriggio nella chiesa di San Giovanni

Pistoia, 24 ottobre 2014 - FU IL PRIMO vivaista pistoiese a spedire le sue piante in Cina, con gli aerei dell’Air France. Erano gli anni Sessanta e la sua azienda di Masiano, la «Marino Niccolai e Figlio» si apprestava a diventare, con i Vannucci, una delle grandi protagoniste del mondo imprenditoriale del vivaismo pistoiese. Vittoriano Niccolai ha lavorato fino a quando la malattia gli ha tolto le forze. Il suo cuore si è arreso ieri. Aveva 72 anni e tutta la sua esistenza è stata dedicata al lavoro, alla famiglia, e allo sport, sua grande passione. Vittoriano Niccolai è stato uno dei principali protagonisti dell’ascesa del vivaismo pistoiese nel mondo. Più volte vincitore di premi export ed altri riconoscimenti a livello nazionale ed internazionale, negli anni ha ricoperto ruoli di rilievo nelle varie associazioni di categoria, come Confagricoltura. Nei tempi d’oro la sua azienda ha contato decine e decine di dipendenti, attualmente sono un po’ meno, ma questo è l’inevitabile riflesso della crisi, che non ha comunque compromesso l’esportazione di piante da esterno che ogni giorno prendono il via di Francia, Inghilterra, Germania, Libano e Ungheria. Vittoriano lascia anche una traccia indelebile dell’impegno profuso nello sport, come presidente dell’ Us Ramini Calcio, che sotto la sua guida conquistò tutto quello che si poteva conquistare, facendo invidia a società professionistiche del calibro di Fiorentina, Empoli, Livorno e Pistoiese, lanciando decine di giovani promesse nel calcio dei professionisti. Ma il cuore generoso andava oltre. Senza dire una parola, spesso pagava il conto della spesa a chi non se lo poteva più permettere.

UN SIGNORE d’altri tempi, colto, generoso, gentile, senza mai una parola fuori posto. Lascia, nel dolore, i figli Leonardo e Marco, la moglie Licia, le nuore, i nipoti, i suoi dipendenti, i colleghi e tutte le persone che apprezzavano la sua capacità di creare rapporti interpersonali che andavano al di là della semplice amicizia. La camera ardente sarà allestita da oggi nell’abitazione, in via Montalbano 114. I funerali si svolgeranno domani alle 15 nella chiesa di San Giovanni Fuorcivitas.