Strage di Monaco: "Chiuso in casa fino al mattino, sono preoccupato per il futuro"

Lo chef Luigi Totaro vive in Germania da anni: "Resto qui"

Lo chef Luigi Totaro

Lo chef Luigi Totaro

Pistoia, 24 luglio 2016 - Sono stati gli amici e i parenti dall’Italia ad avvertirlo che qualcosa non andava. Luigi Totaro, chef e insegnante nella scuola Kustermann di Monaco, vive da nove anni nella capitale bavarese e mai si è sentito in pericolo. Mai prima di venerdì pomeriggio, quando, dalle 18 e fino al mattino successivo, è stato costretto a rinchiudersi in casa per l’attentato al centro commerciale della città che dista pochi chilometri dal suo appartamento. «A quell’ora rientravo dal lavoro – racconta al telefono – Inizialmente non ho notato nulla di strano, vivo a circa 4 chilometri dal centro commerciale, in pieno centro. Poi – aggiunge – sono iniziate ad arrivare le telefonate dall’Italia, dagli amici e dai miei familiari, ho acceso la Tv e mi sono reso conto. Forse per la prima volta – commenta – ho avuto paura».

All’improvviso anche in centro iniziano ad arrivare i suoni delle sirene e degli elicotteri della polizia. «C’era poco da fare – spiega – Quello che tutti abbiamo fatto è stato chiuderci in casa e continuare a seguire attraverso i vari media l’evolversi della situazione». Una Monaco surreale per lo chef pistoiese dove la vita da quando arrivò nove anni fa, è sempre stata molto tranquilla. «Rispetto al nord della Germania, Monaco è sempre stata una città tranquillissima, molto accogliente – dice – Non ci sono mai stati problemi di ordine pubblico e la sicurezza è garantita ai massimi livelli. Se venerdì ti affacciavi alle finestre avvertivi davvero una città surreale. Silenzio assoluto con i treni e la metrò ferma. Ho molto apprezzato la disponibilità, tipica dei monegaschi, di aprire le case a chi non poteva rientrare nella propria abitazione perchè non c’erano più mezzi pubblici disponibili. In questo ci somigliano molto.

Certo quello che è successo è davvero un brutto episodio in un momento in cui il terrorismo sta seminando panico in tutto il mondo». Ieri a Monaco è stato dichiarato il lutto cittadino per i morti del centro commerciale. «La città è ancora sotto shock ma torneremo alla vita di sempre così come io tornerò alla mia attività. Vorrei cogliere l’occasione per ringraziare tutti gli amici e i parenti a Pistoia che tramite telefono ma soprattutto i social mi hanno contattato per sapere se stavo bene. Una grande solidarietà inaspettata che fa sempre bene al cuore».