Incendio a Montemurlo, dito puntato contro Quarrata. Mazzanti: "Non si scarichi la superficialità altrui sui nostri mobilieri"

Botta e risposta tra i sindaci di Montemurlo e Quarrata dopo l'attacco di Lorenzini in seguito all'incendio nella fabbrica di divani gestita da cinesi

Al lavoro in una ditta di mobili (archivio Castellani)

Al lavoro in una ditta di mobili (archivio Castellani)

Pistoia, 2 marzo 2015 - “Mobilieri quarratini senza scrupoli che pensano di assemblare divani a Montemurlo per trenta euro per poi rivenderli in negozio a 2.500 euro”. È durissimo l'attacco del sindaco di Montemurlo Mauro Lorenzini che arriva dritto nel cuore della città dei salotti, all'indomani dell'incendio divampato sabato sera in una fabbrica per la produzione di divani gestita da cinesi in via Ombrone e Oste. “Questi mobilieri – continua l'attacco Lorenzini – si sbagliano di grosso se pensano che Montemurlo sia diventata zona franca. Non si possono mettere gli operai in cassa integrazione e poi trovare il guadagno, sfruttando chi produce nell'illegalità, senza prestare alcuna sicurezza nei luoghi di lavoro e ai diritti dei lavoratori. A questo gioco non ci stiamo e intensificheremo i controlli. Montemurlo non è il distretto dell'illegalità”.

E sono 43 le ditte controllate dalla municipale di Montemurlo nel 2014, fa sapere il primo cittadino, per un totale di 18 immobili sequestrati e 800 macchinati confiscati; al 28 febbraio 2015 sono invece 15 le aziende controllate, due gli immobili 'sigillati' e 42 macchinari requisiti. La stessa azienda di via Ombrone avrebbe dovuto essere oggetto di un nuovo controllo tra pochi giorni. “Mi auguro – ha concluso Lorenzini – che le responsabilità di questo grave accaduto siano accertate quanto prima. Vanno attivate misure più stringenti che obblighino i committenti ad accertare che le ditte a cui affidano i lavori conto terzi operino in sicurezza e legalità. Anche i proprietari degli immobili non possono fingere di non sapere cosa accade dentro gli stanzoni”.

“Che i mobilieri abbiano delocalizzato con la produzione – replica il sindaco di Quarrata Mazzanti alle parole di Lorenzini – spostandosi su zone come Iolo o Montemurlo, è cosa nota da tempo. Ma è fuori dubbio che la mia posizione sia a difesa dei mobilieri. Lorenzini non può scaricare la sua superficialità sui nostri imprenditori”. Sulle spalle di Lorenzini ci sarebbe secondo il sindaco di Quarrata un sostanziale “mancato controllo”, che Mazzanti esprime nemmeno troppo tra le righe. “Ora intensificano i controlli? Avrebbero dovuto farlo prima – continua Mazzanti –. Ogni volta che a Quarrata si insedia una nuova attività noi ci mobilitiamo subito con gli strumenti in nostro possesso per controllare che tutto sia in regola. Forse ci sarebbe da domandarsi come mai i cinesi si insediano nel Pratese, mentre da noi non si tratta che di una esigua minoranza”.

l.m.