Rivelò notizie a Casalesi, giudice del tribunale di Pistoia rinviato a giudizio

I fatti risalirebbero a quando ricopriva il ruolo di magistrato della Dda di Napoli nonché procuratore aggiunto a Torre Annunziata

Tribunale (foto d'archivio)

Tribunale (foto d'archivio)

Pistoia, 20 novembre 2014 - Raffaele Marino, attualmente giudice presso il tribunale di Pistoia, è stato rinviato a giudizio dal gup di Roma Simonetta D'Alessandro perché accusato di aver rivelato a due esponenti del clan dei Casalesi arresti imminenti e notizie delicate quando era magistrato della Dda di Napoli nonché procuratore aggiunto a Torre Annunziata. Assieme al magistrato, accusato anche di favoreggiamento personale, a processo il sottufficiale dei carabinieri Carmine Confuorto.

La prima udienza è stata fissata per il 5 febbraio prossimo davanti alla seconda sezione penale. Il provvedimento del giudice è stato anche comunicato al Csm e agli organi disciplinari.

In base a quanto accertato dalla Procura di Roma nell'ottobre 2010 il procuratore Marino, uno dei magistrati più impegnati nel contrasto alla criminalità, avrebbe rivelato al suo ex collaboratore Confuorto, l'esistenza di un'indagine su un avvocato e un imprenditore sospettati di collusioni con il clan dei Casalesi. Poco dopo aver incontrato nel suo ufficio il magistrato, il sottufficiale avrebbe comunicato ai due l'esistenza dell'indagine.