Venerdì 26 Aprile 2024

Manuel è fuori pericolo, la felicità della famiglia: "Grazie a tutta la città"

Il piccolo tifoso di basket, a soli 4 anni e mezzo, continua a lottare con tutta la sua forza contro il tumore di Michela Monti

Manuel insieme ai suoi genitori Andrea e Alessia

Manuel insieme ai suoi genitori Andrea e Alessia

Pistoia, 24 gennaio 2015 - Le infinite preghiere che la comunità pistoiese ha dedicato in questi mesi al piccolo Manuel, il «leone» pistoiese di quattro anni e mezzo che dallo scorso ottobre sta lottando nuovamente contro il tumore al cervello che gli è stato diagnosticato a soli due anni, venerdì hanno avuto la loro prima grande risposta. Il piccolo non è più in pericolo di vita ed è uscito dal reparto di rianimazione. Una gioia indescrivibile per i suoi genitori, Andrea e Alessia (nella foto con Manuel), i parenti, tutti i tifosi della Giorgio Tesi group, squadra del cuore di Manuel, gli amici ma soprattutto per le centinaia di persone che hanno seguito con apprensione la storia del bambino attraverso la pagina facebook «Forza Manuel». Sembra quasi un miracolo quello accaduto in quella stanza dell’ospedale Meyer di Firenze.

«Alla fine di ottobre Manuel ha subito un arresto cardiaco – racconta la zia, Valentina Melani, che in queste lunghe settimane insieme al super tifoso di basket Federico Flori ha creato la pagina facebook dedicata al bambino e dato vita alle magliette in suo onore per raccogliere soldi da donare alla ricerca – . I medici avevano riunito tutta la famiglia per dare l’ultimo saluto al piccolo, la situazione era davvero drammatica. Invece, piano piano, passo dopo passo, grazie ai medici della rianimazione, quelli della onco-neurologia e tutto il personale dell’ospedale oggi possiamo dire che il bambino non è più in pericolo di vita».

I genitori Andrea e Alessia certamente non cantano vittoria. Al piccolo ora aspettano lunghi mesi di riabilitazione ma soprattutto la battaglia più importante quella contro il tumore. «La strada è ancora in salita, i genitori sono stanchi ma il loro unico figlio è vivo, ed è ciò che conta». Questo traguardo importante è stato anche l’occasione per ringraziare le centinaia di persone che si sono mobilitate per il piccolo. «Impossibile quantificare la gente che è venuta in ospedale a portare la propria solidarietà – dice zia Valentina – dal mondo del basket a quello del calcio. Pensate che tra le prime parole di Manuel una volta uscito dalla rianimazione, ci sono state quelle dette a Jack Galanda del Pistoia basket che è venuto a trovarlo. La sua stanza è inondata di disegni dei bambini delle scuole di Pistoia. Anche a Prato, dove vivo io,tantissimi i momenti di preghiera organizzati dai cittadini. Semplicemente grazie per quello che è stato fatto per Manuel».