«Liberiamo il futuro delle ragazze di strada»

In un video il messaggio degli scout per non spengere la speranza alle prostitute

Arianna Giacomelli e Giovanni Papini; in piedi, da sin. Federico Nannini e Matteo Pagani

Arianna Giacomelli e Giovanni Papini; in piedi, da sin. Federico Nannini e Matteo Pagani

Pistoia, 14 luglio 2014 -  UNA RAGAZZA racconta la sua storia. Racconta come è finita sulla strada. Ha una candela in mano. Il cliente la sovrasta con la sua ombra e poi spenge la fiammella e, con questa, la sua speranza. E’ con quest’immagine, contenuta in un filmato di due minuti, che gli scout di Pistoia 1, San Bartolomeo-Il Tempio, hanno vinto il concorso per la Route Nazionale, il campo estivo del clan che si svolgerà dal 1 al 10 agosto prossimo tra l’Abruzzo e San Rossore, davanti a 35mila giovani provenienti da tutta Italia. Il video degli scout pistoiesi sarà proiettato durante la grande veglia prevista a San Rossore. Rappresenta il momento finale di un percorso con il quale hanno affrontato, con grande dedizione, il tema proposto a tutti i clan italiani dell’Agesci: il coraggio. NON il coraggio e basta, ma il coraggio di amare, di essere Chiesa, di essere cittadini, di liberare il futuro e di impegnarsi sulla strada. Il video, in quei due minuti, condensa tutti i temi proposti per la Route. Come sono arrivati alla realizzazione del filmato, che ha avuto l’aiuto di un grande musicista come Riccardo Tesi, pistoiese, ce lo raccontano loro: Federico Nannini, Arianna Giacomelli, Matteo Pagani e Giovanni Papini, rover e scolte del clan Ruscello Alpino Pistoia 1.

«ABBIAMO cominciato con una serie di incontri con persone e realtà che avrebbero dovuto aiutarci a scegliere il percorso da intraprendere dentro il tema principale proposto, quello del coraggio. Abbiamo visitato l’azienda pistoiese Floriddia, che produce esclusivamente bio e lavora sulla qualità delle sementi. Poteva contribuire a sviluppare il tema “Liberare il futuro”». Poi hanno approfondito la vocazione familiare attraverso una forte esperienza. «Ci siamo incontrati con una famiglia coraggiosa, i Rimediotti, di San Marcello, due genitori, entrambi medici, che hanno figli loro, adottati e in affido e che si recano spesso in Africa».

Con il musicista Riccardo Tesi hanno parlato della vocazione musicale, poi hanno visitato e preso atto di tutto il lavoro che i volontari della Caritas di Pistoia svolgono alla mensa di Don Siro e dell’associazione Il Delfino. Quindi sono andati a Fabriano, nella comunità Papa Giovanni XXIII, di don Aldo Bonaiuto, dove hanno incontrato ragazze che, grazie all’aiuto dei volontari e degli operatori, sono riuscite ad abbandonare per sempre la strada.

«LE RAGAZZE — spiegano ancora Federico, Arianna, Matteo e Giovanni — ci hanno raccontato tutta la loro storia, dall’adescamento alla strada. Su invito di don Aldo, abbiamo partecipato alla Via Crucis di Roma, quella delle donne crocifisse, il 21 marzo scorso». Poi c’è stato l’approfondimento sulle leggi esistenti in tema di prostituzione: «Ci ha aiutato la parlamentare pistoiese Caterina Bini — ci hanno spiegato i ragazzi — e abbiamo studiato sia la normativa italiana che quella di altri paesi e abbiamo scoperto che, in parlamento, ci sono nove proposte ferme su questo tema. Abbiamo deciso di firmare la proposta presentata dalla comunità San Giovanni XXIII, che prevede le multe al cliente come deterrente per ridurre la domanda». Alla fine di questo lungo cammino di approfondimento, i ragazzi si sono messi a lavorare al video per lanciare un messaggio simbolico sull’argomento della prostituzione. Nel video suonano due ragazzi del clan. Ma dopo la veglia, tutti i sentieri del coraggio percorsi da questi giovani continueranno con i presidi su strada, nei tratti dove si registra una maggiore presenza delle ragazze che si prostituiscono, e lo faranno insieme a don Aldo Bonaiuto: gli scout saranno sulla via Pratese, a Pistoia, e a Montecatini, a settembre. Hanno incontrato il sindaco Bertinelli che ha proposto loro, sempre per settembre, un convegno.

«INFINE — concludono i quattro ragazzi — dopo un incontro con i referenti di zona dell’associazione “Con Trat To” abbiamo in programma la pubblicazione di un libro con tutte le testimonianze delle ragazze accolte nella casa La Conchiglia, che abbiamo incontrato e intervistato».