Stadio inagibile, piano di lavoro da 300mila euro

La gradinata verso la demolizione

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Pistoia, 27 aprile 2016 -  Lo stadio Melani di Pistoia quest’anno ha compiuto 50 anni. Inaugurato nel 1966, la casa degli arancioni è arrivata al mezzo secolo di vita mantenendo intatta gran parte del proprio look. Il cambiamento più grosso è stato l’allestimento della curva sud con tre tribune di metallo per un totale di circa 2.200 posti ma grosso modo l’aspetto dell’impianto è sempre rimasto uguale. Ultimamente gli interventi alla struttura non sono mancati: dall’estate 2014, quella del passaggio dalla serie D alla Lega Pro, l’amministrazione comunale, proprietaria dell’impianto, e la Us Pistoiese 1921, gestore, hanno compiuto lavori finalizzati all’omologazione del «Melani« per il calcio professionistico. Prima la riapertura dei tornelli, poi la sistemazione degli spogliatoi (con tanto di stanza per l’antidoping), poi ancora l’illuminazione (la scorsa estate) e il rifacimento del tetto (realizzato in eternit ma pericolosamente danneggiato dal maltempo del marzo 2015).

Ma i lavori allo stadio sembrano non aver ancora fine. I l 30 giugno scadrà l’omologazione e l’impianto verrà dichiarato inagibile: a quel punto Comune e Pistoiese dovranno intervenire prontamente per far sì che la squadra il prossimo anno disputi nuovamente e senza problemi la Lega Pro (qualora, ovvio, riesca a salvarsi). La portata dei lavori (circa 300mila euro) a questo giro interesserà la tribuna centrale e la Curva Nord. Per quest’ultima sarà fondamentale la realizzazione di un varco di accesso a terra perché a quanto pare il problema riguarda l’agibilità delle scale di accesso. Con le aperture laterali invece il problema sarebbe risolto e i criteri di sicurezza rispettati. Addirittura c’era chi parlava di abbattimento della Curva Nord, un’ipotesi a cui i tifosi arancioni non vogliono nemmeno pensare. In tribuna centrale invece il lavoro riguarderebbe la risistemazione del cemento con cui è realizzata: qui sembra necessaria soltanto una sorta di sanificazione del materiale per far sì che tutto il settore sia agibile. La vera novità sarebbe rappresentata, però, dalla demolizione della gradinata. Lo stabile è inagibile da anni a causa dello stato del cemento con cui è realizzato: quando piove si verificano infiltrazioni e questo non lo rende accessibile al pubblico.