Infiltrazioni: operai al San Jacopo

I problemi si sono verificati al terzo piano, negli uffici della direzione

Medici

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Pistoia, 19 novembre 2014 - PIOVE e tornano i problemi all’ospedale. Ieri mattina è stata chiusa un’ala del terzo piano, quella corrispondente agli uffici della direzione aziendale. Gli operai sono entrati, per l’ennesima volta, nell’ospedale San Jacopo, che ha poco più di un anno di vita, per eseguire lavori urgenti.

Sembra che le infiltrazioni si siano presentate negli uffici del terzo piano. Un mese fa lo stesso problema era stato rilevato all’interno del reparto di terapia intensiva. All’origine del passaggio di acqua ci sarebbe un piccolo cedimento del tetto. In pratica, tra il tetto e il controsoffitto la zona sarebbe poco impermeabilizzata e soggetta a infiltrazioni.

Un problema non da poco se si considera il fatto che è lì che passano tutti i cavi di alimentazione degli impianti.

E così, ieri mattina, sono comparse delle trasenne e dei teloni al terzo piano del San Jacopo e sono ripresi i lavori. Un anno fa era toccato al reparto di degenze protette, sempre al terzo piano. In quel caso il problema era nell’impianto di areazione che non garantiva, così come era stato realizzato dal concessionario Sa.t, il necessario isolamento dei pazienti dell’area malattie infettive. I lavori, in due tranche, si sono conclusi a febbraio.

La direzione aziendale assicura però che il problema che si è verificato ieri mattina è di minima entità. «C’è stato un piccolo cedimento nel tetto – fa sapere l’azienda Asl – ma niente di importante. Inoltre, sono in corso altri lavori di adeguamento richiesti dai vigili del fuoco, per migliorare le condizioni di sicurezza dei locali».

Una prassi che si segue, spiega ancora la direzione, abitualmente, in conseguenza dei controlli periodici dei vigili del fuoco.

Intanto, però, c’è chi si lamenta. «Vedere gli operai entrare e uscire da un ospedale nuovo non è una bella cosa – commenta un paziente – Non dà sicurezza e se poi si pensa a quanto è costato, fa rabbia».

M.V.