Il piccolo Cristian non ce l’ha fatta: il neonato è morto all’ospedale Meyer

Malore nella culla, trasportato d’urgenza. Domani i funerali a San Pierino

Una sala operatoria (Foto d'archivio)

Una sala operatoria (Foto d'archivio)

Pistoia, 18 luglio 2014 - «COME UN ANGELO è arrivato e così se n’è andato via. Non ci sono parole per descrivere il nostro dolore e quello dei genitori».  Non ce l’ha fatta Cristian, il piccolo di 45 giorni di Pistoia che era stato trasportato d’urgenza all’ospedale pediatrico Meyer di Firenze, dopo che martedì si era sentito male e aveva smesso di respirare, nella sua casa sulla via Vecchia Pratese, poco dopo la centrale dell’Enel. «Ora siamo chiusi nel nostro dolore e desideriamo solo silenzio». Così la zia del piccolo, che ieri è rimasta a casa qui a Pistoia con i nonni paterni, mentre babbo e mamma del neonato erano ancora a Firenze, accanto al corpicino del loro piccolo. 

La salma del bimbo sarà esposta nella tarda mattinata nelle cappelle della Misericordia di Pistoia, in via del Can Bianco. Il funerale si svolgerà sabato mattina alle 10, sempre a cura della Misericordia, nella chiesa di San Pierino Casa al Vescovo. Quella di San Pierino, infatti, è la parrocchia in cui è cresciuto il babbo del bambino e a don Michele Palchetti, babbo e mamma del piccolo si sono subito rivolti, appresa la notizia della morte del loro bimbo. Sarà lui ad officiare il rito funebre, poi Cristian sarà sepolto nel cimitero comunale di Pistoia.

IL DRAMMA. Martedì pomeriggio il piccolo Cristian era in casa con la mamma. Dopo la poppata il bimbo ha smesso di respirare, forse a causa di un rigurgito. L’allarme è scattato immediatamente. E’ stata la mamma a praticare le prime manovre di rianimazione sul neonato, guidata al telefono dagli operatori del 118, che sono arrivati sul posto in pochissimi minuti con l’automedica e la squadra della Misericordia di Pistoia. Grazie al massaggio cardiaco, il cuore di Cristian ha ripreso a battere. Tutte le strade nei dintorni sono state chiuse, per consentire il passaggio dell’ambulanza che ha portato il bimbo nel piazzale del San Jacopo, dove è atterrato l’elicottero Pegaso che lo ha trasferito all’ospedale pediatrico Meyer. I medici fiorentini hanno fatto il possibile per salvare Cristian, che è stato ricoverato in rianimazione. Purtroppo, le sue condizioni si sono aggravate e, nella notte tra martedì e mercoledì il suo cuore ha smesso di battere. 

RESTA DA CAPIRE che cosa abbia determinato la morte del piccolo, se, come si è pensato subito, un rigurgito, oppure un problema di natura diversa. «E’ un dramma che ha colto impreparata tutta la famglia – ha detto uno zio – sapevamo che il bambino era nato con un piccolo problema ma nel frattempo si era nutrito ed era cresciuto bene tanto da farci pensare che fosse fuori pericolo».

I genitori hanno voluto donare tessuti e cornee del piccolo, un gesto di enorme generosità che aiuterà i medici a salvare le vite di altri bambini.

ORA LA FAMIGLIA di Cristian si è stretta nel riserbo dei momenti più difficili. Accanto al babbo, giovane imprenditore edile, alla mamma, e alla sorellina di Cristian, ci sono i nonni, gli zii e tutti gli abitanti di San Pierino. «E’ importante non abbandonare questa famiglia — ha detto don Michele Palchetti — che ora più che mai ha bisogno dell’affetto di tutta la comunità».